Egregio Sig.Sindaco,
Le scrivo in merito ad un problema che avviene ormai da anni nella zona di Pianoconte.
Il problema consiste in un pesante disagio che vivo io e la mia famiglia a causa in un branco di cani randagi che di notte irrompono nella mia abitazione uccidendo i gattini che vivono in casa.
Questo ci costringe ad alzarci di notte per tentare di far fuggire queste bestie.
L’ottobre scorso, mio padre (che è un uomo anziano) nel tentativo di cacciare via queste bestie si è ferito a una mano e ancora a oggi ne porta le conseguenze.
Vorrei evitare che questa situazione si accresca ancora nel tempo poiché questo branco affamato potrebbe diventare un pericolo non solo per gatti, galline, conigli, pavoni , pecore ecc… ma anche per noi esseri umani.
Io ho paura persino a uscire nel terrazzo la sera.
Signor Sindaco, Le chiedo quindi di prendere seri provvedimenti riguardo questa piaga che sta invadendo non solo la zona di Pianoconte ma l’intera isola di Lipari.
Le ricordo inoltre che in base all’art. 1 della legge 281/91 (legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo) lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti e il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animali e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente.
I Comuni (Sindaco) hanno i compiti di:
Attuare dei piani di controllo delle nascite di cani e di gatti, il risanamento dei canili comunali e costruzione di rifugi per cani. La gestione dei canili e gattili direttamente o tramite convenzioni con associazioni animaliste e zoofile o con soggetti privati. Organizzare, congiuntamente alle ASL, dei percorsi formativi per i proprietari di cani con conseguente rilascio di specifica attestazione denominata “patentino”, anche in collaborazione con gli ordini professionali dei medici veterinari, le facoltà di medicina veterinaria, le associazioni veterinarie, quelle di protezione degli animali e gli educatori cinofili. Individuare, in collaborazione con i servizi veterinari, dei proprietari di cani soggetti all’obbligo di svolgimento dei percorsi formativi. Identificare e registrare in anagrafe canina, tramite il Servizio Veterinario pubblico, dei cani rinvenuti sul territorio e di quelli ospitati nei rifugi e nelle strutture di ricovero convenzionate. Dotare la Polizia locale, di almeno un dispositivo di lettura di microchip iso-compatibile.
In caso di avvelenamento di un animale di specie domestica o selvatica, il sindaco deve Impartire immediate disposizioni per l’apertura di un’indagine in collaborazione con le altre Autorità competenti; Provvedere, entro 48 ore dall’accertamento della violazione, ad attivare tutte le iniziative necessarie alla bonifica dell’area interessata dall’avvelenamento; Far segnalare con apposita cartellonistica, l’area di pericolo; Predisporre e intensificare i controlli da parte delle Autorità preposte.
Inoltre mi permetta di precisare che qualsiasi danno possa verificarsi riterrò il Comune direttamente responsabile.
La prego quindi di intervenire tempestivamente onde evitare che l’inciviltà vinca ancora una volta.
Elisa Villani
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