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sabato 7 aprile 2018

Come chiedere il risarcimento per i danni delle buche stradali

La situazione attuale delle strade italiane è purtroppo pessima e Lipari, purtroppo, non sfugge a questo disastro. Si sono formate per lunghi tratti buche e crepe che possono mettere in pericolo la viabilità di automobilisti, motociclisti e ciclisti e che possono essere dannose anche per cerchioni, copertoni e semiassi.
Ricorda che la gomma non è da cambiare soltanto nel caso in cui si buchi o si rompa, ma anche quando si forma quella sorta di bozzetto quasi impercettibile sulla parte laterale del copertone dopo aver preso una buca, perché indica il cedimento dell’anima metallica. Inoltre, se cambi una ruota e la coppia si era già consumata, allora sicuramente dovrai cambiarle entrambe, perché altrimenti risentiresti troppo dello squilibrio delle prestazioni dei due copertoni.
Per questi e altri innumerevoli motivi, che richiedono un dispendio di denaro, ci sono dei casi in cui si può chiedere un risarcimento dei danni economici a causa delle condizioni del manto stradale, della presenza di materiale pericoloso, di griglie e tombini rotti, di marciapiedi sconnessi, di guardrail non in sicurezza, di crollo di alberi o piante, di mancanza di segnaletica; tutte quelle particolari condizioni che sono state raggruppate con un unico termine: danni da insidia.
La responsabilità ricade sulla Pubblica Amministrazione, che ne è proprietaria o gestisce il bene demaniale. Il comune, la provincia o un altro ente sono quindi tenuti a risarcire il danno per omessa o insufficiente manutenzione della rete stradale.
Come bisogna procedere per chiedere il risarcimento? Inoltrare una richiesta danni per raccomandata all’ente proprietario della strada, individuabile con l’aiuto di un avvocato. La sentenza n.15384/06 della Cassazione prevede che la P.A. abbia una responsabilità oggettiva per i beni demaniali in custodia. Quindi il danneggiato deve semplicemente dare prova dell’evento subito e che questo sia stato causato da una situazione di pericolo oggettivo.
La Pubblica Amministrazione non può sottrarsi alla propria responsabilità, a meno che non riesca a provare che il danno sia stato provocato dal comportamento del danneggiato. Altro caso in cui la Pubblica Amministrazione può sottrarsi alla responsabilità è quando i danni sono causati da elementi esterni imprevedibili, come temporali violenti, nubifragi, calamità naturali con particolare intensità ed eccezionalità. Si può escludere la responsabilità della P.A. anche in presenza di cantiere stradale in cui l’area è recintata e affidata alla custodia dell’impresa che ha l’appalto, che risponderà dei danni.
Dopotutto, è necessario anche chiarire che l’automobilista (o motociclista o ciclista) non abbia alcuna responsabilità per il danno subito. In questo caso la P.A., con la propria compagnia assicuratrice, cerca di provare che il danneggiato sia in qualche modo, anche in parte, colpevole.
Vediamo nel dettaglio come procedere, anche se bisogna aspettarsi dei tempi molto lunghi per il risarcimento. Per prima cosa è necessario, come già detto, inoltrare la richiesta all’ente responsabile. È utile fotografare la buca o la crepa, raccogliere eventuali testimonianze e mandare il verbale delle autorità, se sono intervenute. Se vi sono stati danni a cose o persone, è importante allegare referti medici e/o preventivi di riparazione di carrozziere, gommista o meccanico. A documenti inviati, l’Assicurazione, se riterrà risarcibile il sinistro, incaricherà un perito per i danni materiali e un medico per la visita.

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