Sono 20 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Catanzaro, su richiesta della Dda, nei confronti di altrettante persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, produzione, traffico e detenzione illecite di droga e ricettazione. Oggetto di quest’ultimo reato un giubbotto antiproiettile provento di furto a danni di un istituto di vigilanza di Corigliano Calabro (Cs). Eseguiti anche otto arresti in flagranza di reato e sequestrate ingenti quantità di cocaina, eroina e marijuana.
Scaltri al punto da riuscire a comunicare anche dal carcere, attenti al punto da restare in silenzio per ore durante un trasporto di sostanze stupefacenti e di predisporre ronde notturne per verificare i movimenti delle forze dell’ordine, e infine senza scrupoli al punto da utilizzare anche le donne nei loro affari illeciti.
Le accuse. Secondo il procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Nicola Gratteri, “aveva modalità operative di buon livello” l’organizzazione criminale che i carabinieri di Crotone hanno sgominato con l’operazione “Fructorum”, che ha portato all’arresto di 20 persone con l’accusa di associazione finalizzata al traffico di droga (marijuana, cocaina ed eroina), detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di munizioni e ricettazione di un giubbotto antiproiettile rubato a un istituto di vigilanza di Corigliano.
La conferenza stampa. I dettagli dell’operazione, che prende il nome dal fatto che alcuni degli arrestati sono venditori ambulanti di frutta e verdura, sono stati illustrati in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, oltre al procuratore Gratteri, i sostituti procuratori Vincenzo Luberto e Vincenzo Capomolla, il comandante provinciale dei carabinieri di Crotone, Alessandro Colella, e il comandante della Compagnia dei carabinieri di Crotone, Claudio Martino. Luberto ha delineato la struttura organizzativa del sodalizio, che – ha spiegato – “operava nel territorio di Crotone e si approvvigionava utilizzando canali del Reggino, in particolare a Cinquefrondi nella Piana di Gioia Tauro, e da Catanzaro Lido”, con un capillare controllo del territorio di riferimento, la piazza crotonese, visto che in una sola serata l’organizzazione era capace di smerciare fino a 20 chili di stupefacente. L'”humus” nel quale si muoveva l’organizzazione disarticolata con l’operazione odierna, partita nel 2014, era comunque un contesto ‘ndranghetistico, come ha evidenziato il sostituto Capomolla: “Tra gli associati a un certo punto non sono mancati momenti di conflitto e di tensione, che poi venivano appianati secondo dinamiche tipiche delle organizzazioni mafiose, perchè comunque – ha rimarcato il magistrato della Dda – questo gruppo aveva contatti con le cosche del territorio e quindi da queste traevano una sorta di legittimazione a operare”. Nel complesso – ha poi aggiunto il procuratore Gratteri – “abbiamo colpito un’organizzazione che aveva modalità operative di buon livello, e l’abbiamo colpita con un’ottima indagine”.
Droga alle Eolie. L’organizzazione – è stato poi rilevato dagli investigatori nel corso della conferenza stampa – irradiava la sua attività anche oltre i confini regionali, arrivando a esportare la droga anche in Sicilia, in particolare nell’arcipelago delle Eolie, e curando i trasporti fin nei minimi dettagli: i carabinieri hanno infatti accertato che, per paura di essere intercettati, durante i viaggi gli esponenti del gruppo criminale riuscivano a restare in silenzio anche per due ore, e inoltre spesso ricorrevano a vere e propri “staffette” di auto
La custodia cautelare in carcere e’ stata applicata nei confronti di:
Mario Cimino, 35 anni, di Crotone;
Francesco Crugliano, 47 anni, di Crotone;
Antonio De Biase, 48 anni, di Crotone;
Giuseppe Feroleto, 30 anni, di Crotone;
Antonio Gaetano, 36 anni, di Crotone;
Ferdinando La Forgia, 30 anni, di Crotone;
Pantaleone Laratta, 30 anni, di Crotone;
Gaetano Manica, 31 anni, di Crotone;
Fabio Marino, 27 anni, di Crotone;
Luigi Marino, 30 anni, di Crotone;
Antonio Martino, 39 anni, di Crotone;
Francesco Martino, 27 anni, di Crotone;
Giancarlo Perri, 28 anni, di Crotone;
Francesco Ruggiero, 35 anni, di Crotone;
Pasquale Torromino, 49 anni, di Crotone.
Sono stati posti agli arresti domiciliari:
Stefano Giuffrida, 46 anni, domiciliato a Lipari (Me),
Alexandro Laratta, 27 anni, di Crotone;
Ferdinando Marchio, 35 anni, di Crotone;
Pasquale Marino, 29 anni, di Crotone;
Marco Pignalosa, 32 anni, di Crotone.
Obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per R.P., 28enne di Crotone
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