Si chiama "vermocane" ed è stato avvistato, in questi giorni, oltre che in diverse località italiane, anche a Canneto (nella foto) e ad Acquacalda.
Il vermocane (Hermodice carunculata), detto anche “vermocane“, “vermecane”, “verme cane”, “verme di fuoco” o “verme di mare”, è un verme marino appartenente al philum degli Anellidi, alla classe dei Policheti, all’ordine degli Erranti e al sottordine degli Anfinomidi. Questo verme, che presenta un corpo formato da una catena di anelli, chiamati metameri e si muove attivamente, popola i fondali marini, soprattutto rocciosi, dei mari tropicali e sub-tropicali, Mediterraneo compreso.
Se infastidito o sfiorato involontariamente, le setole bianche di cui è dotato, provviste di tossine, scagliate contro un aggressore (uomo compreso), sono in grado di infliggere dolorose irritazioni e poiché tali strutture entrano facilmente sotto la pelle (come dei veri e propri arpioni), risultano difficili da togliere (del resto l’animale segnala attivamente la sua pericolosità, gonfiando le setole se infastidito!) Per estrarle, ci si può aiutare con un nastro adesivo, trattando poi la parte interessata, che si presenta gonfia ed arrossata, conammoniaca ed alcol.
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