L'assenza di una struttura portuale alternativa ha, di fatto, vanificato l'operato dell'equipaggio dell'Ettore Morace di Liberty Lines che, con grande professionalità e spirito di servizio per la collettività eoliana, aveva affrontato il viaggio in condizioni meteo non certo delle migliori. E' da sottolineare che il mezzo, prima d'invertire la rotta, ha tentato l'approdo ma ha dovuto desistere stante la forza dei marosi.
E' andata un po meglio ai due passeggeri che l'aliscafo Eduardo M., approfittando di una brevissima "finestra" di quiete, ha potuto fare sbarcare a Punta Scaliddi, riprendendo il largo nelle immediatezze.
Nessun problema ad approdare, invece, stante le sue particolari caratteristiche, per la nave della NGI.
Qualche problema in più i passeggeri e i mezzi che sono sbarcati lo hanno avuto per le condizioni della struttura portuale, allagata in larga parte.
Ovviamente quanto accaduto ha generato tanto malcontento, sia su chi si trovava a bordo dell'aliscafo, sia in chi doveva lasciare Lipari, tra questi alcuni italo - australiani e cittadini che avevano delle visite mediche inderogabili.
Malcontento riferito all'impossibilità di poter contare su un porto alternativo. Eppure Lipari ha una struttura portuale, quella di Pignataro, non a caso denominato porto - rifugio, che, consentirebbe, in condizioni meteo come quelle di oggi, l'approdo in sicurezza degli aliscafi. Il problema è che, ormai da tempo immemore, il molo ha dei problemi strutturali che lo rendono inagibile e viene utilizzato,solo per la sosta notturna o per il riparo, in caso di meteo avverse, di un mezzo veloce.
Ripristinare la sua operabilità, della quale se ne parla da tempo ma senza fatti concreti, non può che essere una priorità per la pubblica amministrazione.
Il mare in tempesta ha, praticamente, isolato le isole minori e creato danni e disagi nelle zone più esposte. VIDEO:
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