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martedì 4 agosto 2020

La Camera di commercio istituisce la Consulta marittima “Consolato del mare Messina”

Messina, 4 agosto. Nasce la Consulta marittina “Consolato del mare Messina”. Il Consiglio camerale ne ha approvato la costituzione nel corso della seduta di ieri e oggi si è svolto un primo incontro al Palazzo camerale, alla presenza dell’assessore comunale Dafne Musolino, degli operatori del cluster marittimo, dei rappresentanti della Capitaneria di porto, dei sindacati e delle associazioni di categoria.

«La Consulta nasce per ripristinare il rapporto con tutte le filiere connesse al mare – afferma il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – attività marittime, portuali, trasportistiche, quelle legate alla cantieristica navale e industriale, ma anche la pesca, la nautica da diporto, la rete dei collegamenti marittimi delle Eolie e tutta quella serie di attività che investe i diversi settori del turismo dell’intera provincia, rafforzando anche il legame con le produzioni dell’entroterra. La provincia di Messina presenta, infatti, all’interno del suo territorio, una serie di infrastrutture, di attività e di presenze imprenditoriali, come i vari distretti turistici evidenziano, che hanno grande attinenza con il mare. E la Camera di commercio intende valorizzare la vocazione marittima messinese, che si estende lungo tutto il territorio provinciale».

«Il mare può offrire ai giovani infinite opportunità di impiego e di iniziative imprenditoriali – aggiunge Blandina – penso al charter nautico, alle costruzioni e alle riparazioni di imbarcazioni da diporto e sportive, alla filiera ittica, al commercio di accessori, all’acquacoltura e a tutto ciò che riguarda il “mondo mare”. La Consulta marittima sarà la sede del confronto di tutti i portatori di interessi dei vari settori e servirà per condividere con attori istituzionali, privati e associazioni di categoria una strategia di sviluppo infrastrutturale, economico-produttivo, occupazionale e culturale. Una strategia che condivideremo anche con l’Autorità di sistema e i governi regionale e nazionale».

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