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domenica 2 agosto 2020

Baby turisti, follia collettiva e coscienza (di Francesco Coscione)

Foto d'archivio
La notizia del giorno, non solo nelle Eolie, sono i baby-turisti. Tutti noi scribacchini o, come ci chiama qualcuno, leoni da tastiera ci scateniamo su giornali online e social media a scrivere pensieri per poi essere insultati sui post o altrove. E' il rischio e la diretta conseguenza di chi esorta alla civiltà. Socrate docet!
I ragazzini, cari amici, comprano e spendono. E' falso che sporcano e urlano soltanto. Dormono, mangiano, bevono e molto, fanno colazioni e aperitivi, noleggiano scooter e gommoni e potremmo continuare. In un'ora si può sapere dove alloggiano. Il maggiorenne che li accompagna, se non è il genitore, deve avere una delega scritta da parte sua. Ma no, dai c'è la crisi Covid, che facciamo multiamo, chiudiamo attività, non scherziamo tanto tutto passa, Agosto è breve e l'inverno è lunghissimo. Avete sentito o letto qualcuno, tranne qualche nostalgico, lamentarsi a Lipari dei bonus, delle partite IVA, del Governo lento? All'improvviso sono tutti diventati benestanti. "C'è un saccu i genti, speriamo ca dura...". Scommetiamo che quando ci scappa la tragedia ci svegliamo? Poi scriveremo dei morti o dei feriti o dei poveri genitori e così via con le solite lacrime di coccodrillo presto asciugate al sole estivo. Le forze dell'ordine sono sotto organico? Non mi permetto di dire come e dove devono essere utilizzate ma posso esprimere un pensiero.In questo momento abbiamo un'urgenza da affrontare, una situazione grave da attenzionare.
Se vedi Carabinieri, Finanza, Polizia Municipale in giro a piedi tra la gente negli orari tragici di questa follia collettiva, è un deterrente. Meglio di niente. I controlli sono indispensabili, adesso.
Oggi, in ogni ambito, c'è solo la tendenza a essere a posto legalmente ma c'è un'altro dovere, molto più grande che è quello verso la coscienza. Tutti noi, cittadini, professionisti, lavoratori, istituzioni, forze dell'ordine, governi, politici, alla fine della giornata dobbiamo chiedere a noi stessi se abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità per questa società. Il rispetto della legge è imprescindibile ma la coscienza deve andare oltre, più in alto. Se domani, a causa di questa e altre bombe innescate, ci saranno morti, tragedie, dolori, forse potremo dire che legalmente siamo a posto ma non potremo zittire le nostre coscienze...forse.
Francesco Coscione

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