Siamo in pandemia e non si parla d’altro, ma proviamo a vedere oltre: parliamo dei soldi, quelli pubblici, quelli di tutti.
Senza equità impositiva e recupero delle somme non pagate dai furbetti, le difficoltà per le casse comunali e per la redazione di bilanci “verosimili” cresceranno...
Tradotto: minori servizi e prelievo medio in aumento.
I tributi e i canoni locali hanno previsioni di incasso puntualmente non rispettate ed elusione ed evasione crescenti.
Non è un fenomeno iniziato con le difficoltà della pandemia, ma si trascina, peggiorando, da molti anni.
Come si fa a non percepire la profonda ingiustizia e non provare vergogna se un pensionato che percepisce 800 euro al mese (o anche meno) onora con rigore le proprie scadenze e, invece, grandi “utenze” e “signorotti” accumulano insoluti o evadono quanto dovuto alle pubbliche amministrazioni sperando nel colpo di spugna che cancelli il debito o nelle carenze nell’accertamento e riscossione degli enti pubblici?
Superata l’emergenza Covid, se non si inverte l’andazzo, si finirà per convincere anche il cittadino “onesto” a cambiare atteggiamento: perché essere tra i fessi che pagano quando i furbi che non contribuiscono quota parte al costo della macchina pubblica la fanno franca?
Non si tratta di perseguitare qualcuno, soprattutto se in difficoltà, si tratta di ristabilire un principio di giustizia.
La forsennata corsa alle poltroncine di palazzo per le amministrative del prossimo anno sarà animata anche dalla voglia di abolire iniquità e squilibri attuali o si continuerà a tollerare il “privilegio” di pochi a danno di molti?
Mah... la “statura” dei prossimi candidati sarà un indizio...
Cordialmente
Luca Chiofalo
Tradotto: minori servizi e prelievo medio in aumento.
I tributi e i canoni locali hanno previsioni di incasso puntualmente non rispettate ed elusione ed evasione crescenti.
Non è un fenomeno iniziato con le difficoltà della pandemia, ma si trascina, peggiorando, da molti anni.
Come si fa a non percepire la profonda ingiustizia e non provare vergogna se un pensionato che percepisce 800 euro al mese (o anche meno) onora con rigore le proprie scadenze e, invece, grandi “utenze” e “signorotti” accumulano insoluti o evadono quanto dovuto alle pubbliche amministrazioni sperando nel colpo di spugna che cancelli il debito o nelle carenze nell’accertamento e riscossione degli enti pubblici?
Superata l’emergenza Covid, se non si inverte l’andazzo, si finirà per convincere anche il cittadino “onesto” a cambiare atteggiamento: perché essere tra i fessi che pagano quando i furbi che non contribuiscono quota parte al costo della macchina pubblica la fanno franca?
Non si tratta di perseguitare qualcuno, soprattutto se in difficoltà, si tratta di ristabilire un principio di giustizia.
La forsennata corsa alle poltroncine di palazzo per le amministrative del prossimo anno sarà animata anche dalla voglia di abolire iniquità e squilibri attuali o si continuerà a tollerare il “privilegio” di pochi a danno di molti?
Mah... la “statura” dei prossimi candidati sarà un indizio...
Cordialmente
Luca Chiofalo
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.