Incredibili in tal senso una serie di episodi occorsi oggi durante il collegamento Milazzo-Eolie- Napoli con il mototraghetto “Isola di Stromboli”: mezzo che da stamani e per circa un mese la Siremar ha destinato su questa tratta in sostituzione della “Laurana” mandata in cantiere.
Si comincia da Lipari dove ad un gruppo di turisti tedeschi vengono chiesti 380 euro per il passaggio sino a Napoli. Grande la sorpresa e le proteste dei turisti ai quali solo qualche giorno prima era stato detto che la tariffa per il viaggio di due persone e un furgone sarebbe stata di 280 euro.
Il motivo della differenza? Il mototraghetto. La Laurana è un traghetto normale, l'isola di Stromboli un traghetto veloce. Solo che alla Siremar hanno dimenticato che l'isola di Stromboli nella tratta Milazzo-Eolie- Napoli viaggerà in modo tutt'altro che veloce essendo previste ben undici ore di navigazione e senza cuccette.
Al povero, incolpevole, impiegato dell'agenzia di Lipari, subissato di proteste anche da parte di altri passeggeri, non resta che allargare le braccia e contattare la società. Da questa viene data disposizione di attuare le tariffe della Laurana e, dopo il rimborso dell'eccedente, si parte.
Ma le disavventure dei turisti, di altri vacanzieri per la precisione, continuano. Tocca ad una mezza dozzina di turisti che ha trascorso le vacanze a Ginostra. Per il traghetto “isola di Stromboli”, infatti, non è previsto lo scalo nella frazione e ciò, nonostante il porto, sia più ampio di quello di Panarea e di quello di Scari, posto dall'altra parte dell'isola. Per i turisti, sveglia mattutina, trasferimento in aliscafo nel porto di Scari a Stromboli dove restano in attesa di imbarcarsi sul traghetto per Napoli. Ma...le avverse condizioni meteo, vento in testa, impediscono al leggero traghetto “Isola di Stromboli” di approdare.
E mentre la nave prosegue il suo viaggio, senza ulteriori disservizi e disguidi, I malcapitati vacanzieri provenienti da Ginostra, insieme ad altri che si trovavano a Stromboli, hanno dovuto attendere altri mezzi che li hanno traferiti a Lipari o Milazzo costringendoli quindi a rivedere e ad allungare il piano di rientro.