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sabato 9 febbraio 2008

Lipari: Giornata del ricordo dei martiri delle foibe"

Anche un liparese tra le vittime delle foibe . Si chiamava Giuseppe Favorita ed era un marinaio. Arrestato nel maggio del 1945 venne deportato a Borovnica dove venne fucilato il 26 settembre in quanto aveva tentato la fuga. Al momento della morte aveva 23 anni.
La notizia è stata resa pubblica nel corso della “Giornata del Ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati” celebrata a Lipari, con un giorno d'anticipo per permettere, la partecipazione degli studenti. Dopo la Santa Messa, celebrata da Don Gaetano Sardella, nel salone del Palacongressi gremito di studenti, sono intervenuti il sindaco Mariano Bruno, il presidente del consiglio Pino Longo, il presidente del "Comitato 10 febbraio" Nino Maisano e il socio Francesco Rizzo. A conclusione è stato proiettato un documentario sulle foibe. L'organizzazione e il patrocinio sono stati della Presidenza del consiglio comunale di Lipari con il prezioso supporto del consigliere Rosaria Corda. Come anticipato a portare le testimonianze agli studenti sono stati i componenti del “Comitato 10 Febbraio”. Comitato nato in concomitanza con la prima celebrazione della “Giornata del Ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati”."Il Comitato- è stato detto al Palacongressi di Lipari- è nato per creare una sinergia tra tutti coloro che intendono celebrare la giornata del ricordo e vuole sensibilizzare le migliaia di italiani che, pur non avendo letto questa storia sui libri di testo, sono consapevoli che un popolo che dimentica i suoi martiri non possa considerarsi tale. Finalmente dopo troppi decenni di oblio il Parlamento italiano ha approvato la legge di istituzione della “Giornata del ricordo”, restituendo così dignità alla memoria delle migliaia di italiani trucidati barbaramente sul confine orientale e dei 350.000 connazionali costretti all'esilio dalle terre natie di Istria, Fiume e Dalmazia per sfuggire alla repressione dei partigiani del Maresciallo Tito e alla sistematica pulizia etnica attuata nei confronti dei cittadini italiani".