Il presidente dell’Associazione Comuni delle isole minori (Ancim), Catalina Schezzini (nella foto)e il vicepresidente di Legambiente, Sebastiano Venneri, hanno firmato a Roma un protocollo d’intesa “per la protezione e lo sviluppo sostenibile dei comuni isolani”. Il documento parte dal presupposto di una lunga consuetudine di incontri ed iniziative comuni tra le due associazioni e riconosce che Legambiente «dedica particolare attenzione a tutti i sistemi delle aree protette nazionali non solo per favorire la loro tutela, ma anche per sollecitare la crescita, la qualità e lo sviluppo sostenibile delle popolazioni residenti che spesso, per la situazione geografica o per le particolari condizioni ambientali, sono penalizzate rispetto ai residenti in altre aree del Paese; in particolare, Legambiente riconosce che le Isole minori rappresentano una preziosa risorsa culturale, paesaggistica, turistica ed economica e che esse rappresentano un elemento di attrattiva nel nostro territorio e nel bacino Mediterraneo; le isole minori necessitano di servizi ed infrastrutture adeguati per migliorare la qualità della vita delle popolazioni residenti, ma anche per potere competere a livello internazionale su standard di sviluppo sostenibile sempre più elevati e concorrenziali».Mentre l’Ancim «ha fatto degli obiettivi di valorizzazione, sviluppo economico, ambientale, culturale, paesaggistico e della qualità della vita dei cittadini uno degli elementi fondamentali della sua azione e che, per questo scopo, ha sottoscritto con le regioni, il governo e la Federazione dei parchi un accordo per lo sviluppo delle Isole minori. Ha fatto delle interazioni con tutte le Istituzioni ed organismi che, a qualsiasi titolo, si occupano di Isole minori uno degli elementi conduttori del proprio agire nella consapevolezza che solo il contributo di tutti può aiutare le Isole a fare un salto di qualità ed a raggiungere gli obiettivi che l’Ancim ha messo nel proprio atto costitutivo e statuto. Ha scelto l’integrazione dei soggetti, ma anche delle fonti finanziarie come mezzo per superare l’agire per singoli progetti e per programmi frammentari». Schezzini e Venneri si sono quindi impegnati a «Stabilire collaborazioni ed interazioni su tutti i temi di maggiore caratterizzazione ambientale e culturale; promuovere iniziative congiunte per la diffusione del sistema delle Isole minori; predisporre azioni comuni per contrastare il calo della popolazione residente con particolare riferimento ai giovani; favorire azioni sinergiche sui temi più strettamente legati alle politiche marittime; incentivare, in sintonia con il libro blu sulle politiche marittime della sostenibilità dell’Unione Europea, il rafforzarsi o la proposta di nuovi mestieri e profili professionali legati alla marineria; ricercare e rafforzare le sinergie con le istituzioni regionali, nazionali e comunitarie sui problemi delle Isole minori