Diverse sentenze(cassazione compresa) stabiliscono che la tariffa sul consumo minimo di acqua (80 tonnellate per il servizio offerto dal comune di Lipari) è "illegittima".
La notizia è circolata stamattina durante la riunione tenutasi fra amministrazione, consiglieri comunali e dirigenti del comune di Lipari e sarebbe il frutto di un attento lavoro di ricerca, in favore dei cittadini dei consiglieri del "Faro" Gesuele Fonti e Francesco Megna. I due consiglieri da noi contattati, almeno per il momento, preferiscono non sbilanciarsi, in attesa di un documento ufficiale.
Da parte nostra abbiamo cercato di approfondire la tematica e abbiamo avuto modo di appurare che corrisponde al vero e trae basi concrete da una delibera CIPE e a proposito della quale vi è anche una circolare esplicativa del Ministero delle Attività produttive inviata, fra gli altri, anche alla Regione siciliana. E a proposito di sentenze ve ne proponiamo una:“Le prestazioni di acqua non possono essere quantificate con il sistema a consumo presunto per contrasto con l'art. 3 della costituzione” (Sentenza n. 54/2005 del giudice di pace di Calabritto).
Una sentenza che, come anticipato nel tg delle 20 e 30 di Tirreno sat, rappresenta una “goccia d'acqua” in un mare di sentenze e che venendo applicata cambierà il volto e la consistenza delle bollette e non solo a Lipari. Il "taglio", ovviamente, riguarderà anche l'EAS.
La parte della delibera CIPE che riguarda il minimo e la parte della circolare, inviata anche alla Regione siciliana, dal Ministero delle Attività produttive in www.webalice.it/s.sarpi/DOCUMENTI.html