L'assessore Alfredo Biancheri ha rassegnato quest'oggi nelle mani del sindaco Mariano Bruno la delega di assessore alla polizia municipale. Una decisione non mascherata dai soliti “motivi personali” ma fortemente esplicita nelle motivazioni da attribuirsi ad “incompatibilità ed evidenti contrasti nella gestione del servizio con il comandante della polizia municipale Domenico Russo". Il sindaco Mariano Bruno, una volta ricevuta la comunicazione, ha deciso di mantenere lui stesso la delega. Il dottore Biancheri mantiene, comunque, l'incarico di vice-sindaco e di assessore al personale.
Al di là della stringatezza della motivazione appariva già da qualche tempo molto chiaro che fra Biancheri e Russo spirassero “venti di guerra” e non vi fosse in atto un rapporto di collaborazione reciproca al punto che al comandante-pro tempore (con contratto a termine) sarebbe stato più volte “rimproverato” di muoversi senza tenere in conto, evitando anche il confronto, con quelle che potevano essere le indicazioni e la linea dell'assessore.
Già nel passato, comunque, i modi di gestione del comando di polizia municipale da parte del dott. Domenico Russo, uomo di fiducia del sindaco Bruno che gli ha conferito l'incarico(che da ricordare è a termine), sono stati fortemente contestati da altri componenti della giunta. L'assessore Giulio China aveva anche chiesto le sue dimissioni o che fosse sollevato dall'incarico.
La decisione di Biancheri, ovviamente, avrà le sue ripercussioni a livello politico-amministrativo e, in questo senso, si preannuncia un autunno abbastanza caldo per il sindaco Mariano Bruno. Dovrà fare i conti con la verifica di maggioranza richiesta dai due consiglieri comunali Francesco Megna e Gesuele Fonti (Il Faro), che fra l'altro qualche tempo fa avevano già richiesto la sostituzione del loro assessore di riferimento Ivan Ferlazzo, e probabilmente anche con il desiderio di maggiore visibilità di qualche componente la maggioranza. A ciò si aggiunga che un recente rimpasto nelle deleghe non sarebbe andato giù all'assessore Giovanni Maggiore che ha dovuto lasciare i servizi sociali al collega Massimo D'Auria per essere “dirottato” ai trasporti. Un “malessere” dovuto, principalmente, al fatto di aver dovuto abbandonare il lavoro sin qui svolto e che stava dando i suoi frutti.