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giovedì 14 agosto 2008

Lipari: Rapinatore latitante arrestato allo sbarco dai carabinieri(Approfondimento)

Pensava di trascorrere il ponte di Ferragosto in riva al mare delle isole Eolie, sarà invece costretto a trascorrerlo nel carcere di Gazzi a Messina. All'arrivo a Lipari sono, infatti, scattate le manette per il palermitano Vincenzo Di Pasquale, 26 anni, ricercato in tutta Italia per duplice rapina e nei confronti del quale era pendente una ordinanza di custodia cautelare emessa il 9 agosto scorso dal giudice per le indagini preliminari di Tortona (Alessandria) dott. Daniele Bianchi. L'uomo è stato bloccato dagli uomini dell'Arma in servizio nell'isola mentre si apprestava a sbarcare nel capoluogo delle Eolie da un aliscafo della Ustica Lines proveniente da Milazzo. L'uomo, del quale ovviamente erano state diffuse le foto segnaletiche, è stato riconosciuto e fermato durante uno dei tanti capillari controlli che i militari isolani effettuano ormai dall'inizio dell'estate agli imbarcaderi di navi ed aliscafi. Controlli intensificati in questi giorni di grande afflusso turistico ed effettuati in coordinamento con la compagnia dei carabinieri di Milazzo. Vincenzo Di Pasquale era ricercato poiché ritenuto l'autore di due colpi compiuti nel Nord Italia. Il primo ai danni della banca Popolare di Asti a Novi Ligure che gli ha fruttato circa 30 mila euro, il secondo nella banca Antonveneta di Tortona con un bottino di circa 55 mila euro. Di Pasquale, in queste due rapine, ha agito assieme a altri quattro complici, già assicurati alla giustizia durante la sua latitanza. Da quel che trapela il gruppo di cui faceva parte Vincenzo Di Pasquale, e che insieme a lui doveva trascorrere le vacanze nelle isole Eolie, era composto da altre cinque persone(2 uomini e tre donne) e doveva alloggiare in una struttura, presumibilmente, privata ubicata sulla via Francesco Crispi. Per accertare quale, visto che l'ex latitante non ha voluto rivelarlo, sono in corso le indagini da parte degli uomini del luogotenente Francesco Villari. Tutto lascia presumere che le vacanze eoliane del latitante fossero “finanziate” dalle due rapine compiute nel Settentrione. L'uomo, dopo essere stato bloccato agli aliscafi e le operazioni di rito, espletate presso la stazione dei carabinieri di Lipari, è stato trasferito con la motovedetta dell'Arma(capitanata dal maresciallo Roberto Russo) a Milazzo per essere successivamente associato al carcere messinese di Gazzi dove è a disposizione dell'autorità giudiziaria. Dopo quanto accaduto lo scorso anno a Lipari, con turisti-rapinatori dell'Antonveneta alloggiati in strutture private e la cui presenza non era stata segnalata come previsto dalla legge agli organismi competenti, e anche a seguito di questa “vacanza interrotta” del latitante Di Pasquale, i carabinieri raccomandano ai titolari di strutture ricettive di ottemperare all'obbligo di segnalazione dei propri ospiti all'autorità di pubblica sicurezza.