La lettera fa riferimento ad una precedente missiva di Legambiente Lipari, a firma del presidente Piero Roux, che troverete nel nostro archivio, nella quale si avanzavano perplessità sui lavori effettuati in quel sito.
IL TESTO DELLA LETTERA DEL SOVRINTENDENTE GIANFILIPPO VILLARI:
In merito alla nota che si riscontra pervenuta con prot.3497 del 17.9.08 riguardante abusi edilizi realizzati sull'edificio in oggetto, di proprietà del Demanio Regionale Ramo Beni Culturali si evidenzia quanto segue:
I lavori realizzati da questa Soprintendenza negli anni 2004-2005 hanno recuperato un immobile che versava da anni in completo stato di abbandono con pericolo di crollo di parti strutturali tale da richiedere la necessaria messa in sicurezza generale dell'immobile; in considerazione dello stato di fatto della struttura, i lavori sono stati realizzati con metodi e criteri progettuali acquisiti da chi opera nel restauro dei beni architettonici e tutela il patrimonio culturale del territorio.
Occorre precisare che lo stato di fatto dell'immobile, prima della messa in sicurezza , si presentava già fortemente modificato rispetto l'originaria volumetria e composizione prospettica documentata dalle foto allegate alla nota e pertanto i lavori si sono limitati al restauro dei volumi esistenti senza ricostruzioni in stile .
Si coglie l'occasione per segnalare ancora una volta la situazione di degrado, causata dalla discarica abusiva di depositi di liquami, fusti, cassonetti, spazzatura ed altro nell'area antistante lo stesso edificio restaurato di Marina Corta.
Si rimane a disposizione per qualunque ulteriore chiarimento .
In merito alla nota che si riscontra pervenuta con prot.3497 del 17.9.08 riguardante abusi edilizi realizzati sull'edificio in oggetto, di proprietà del Demanio Regionale Ramo Beni Culturali si evidenzia quanto segue:
I lavori realizzati da questa Soprintendenza negli anni 2004-2005 hanno recuperato un immobile che versava da anni in completo stato di abbandono con pericolo di crollo di parti strutturali tale da richiedere la necessaria messa in sicurezza generale dell'immobile; in considerazione dello stato di fatto della struttura, i lavori sono stati realizzati con metodi e criteri progettuali acquisiti da chi opera nel restauro dei beni architettonici e tutela il patrimonio culturale del territorio.
Occorre precisare che lo stato di fatto dell'immobile, prima della messa in sicurezza , si presentava già fortemente modificato rispetto l'originaria volumetria e composizione prospettica documentata dalle foto allegate alla nota e pertanto i lavori si sono limitati al restauro dei volumi esistenti senza ricostruzioni in stile .
Si coglie l'occasione per segnalare ancora una volta la situazione di degrado, causata dalla discarica abusiva di depositi di liquami, fusti, cassonetti, spazzatura ed altro nell'area antistante lo stesso edificio restaurato di Marina Corta.
Si rimane a disposizione per qualunque ulteriore chiarimento .