(da Il resto del Carlino) Un cancello apposto a una grotta e una scala ricavata dentro il tufo. Questi finora i lavori che un villeggiante di Messina ha già attuato a Pollara, la baia di Salina set del Postino (che risale al 1994), l’ultimo film interpretato da Massimo Troisi. Interventi minori, ma che hanno destato preoccupazione in una zona dove vige un vincolo di immodificabilità assoluta sancito dal piano paesistico delle Eolie, la legge regionale 78 del 1976 e dal regolamento della riserva delle Felci e dei Porri.
A fare scattare l’allarme è stato l’isolano Pippo Caffarella, pittore e proprietario della «casa del Postino» e il circolo di Legambiente dell’isola, cui è seguito l’intervento del Comune di Malfa che ha imposto subito lo stop ai lavori, pur minimizzando in un secondo momento la portata dell’opera.
Clara Puppo, presidente di Legambiente Salina si è chiesta: «Si tratta di capricci di un proprietario eccentrico oppure sono i preparativi per una speculazione immobiliare?». Sullo sfondo infatti le voci su acquisti del villeggiante in questione di alcuni terreni nel circondario, oltre alle «balate» già comprate, le tipiche grotte di tufo usate dai pescatori come magazzini per il pesce.
La Nuova Ecologia, mensile dell’associazione ambientalista, ha denunciato inoltre «alcune modifiche al sistema di scolo delle acque piovane e la presunta ricerca da parte del villeggiante di imprese disposte a realizzare una rete fognaria». La baia di Pollara con la sua caratteristica spiagga invece avrebbe bisogno della messa in sicurezza del costone che sovrasta tutto il litorale. Più volte difatti la spiaggia è stata interessata da crolli di massi. Per fortuna si sono sempre verificati «fuori stagione» e di conseguenza non vi sono stati mai problemi per tutti coloro – isolani e vacanzieri che la frequentano – ma un intervento risolutivo appare ormai urgente.