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mercoledì 16 aprile 2014

Collegamenti marittimi e nodi irrisolti. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

SALVATORE SARPI-LIPARI
“Spero che prima della stagione estiva la Compagnia delle Isole faccia un serio intervento sui mezzi e li renda sicuri ed efficienti. Se la compagnia ha i mezzi economici per garantire quanto previsto dal contratto faccia immediatamente i necessari investimenti. Le isole Eolie non possono sopportare ancora un'altra stagione turistica all'insegna dell'improvvisazione e dell'incertezza".
La presa di posizione è del presidente del consiglio comunale di Lipari, geometra Adolfo Sabatini, all'indomani dell'ultimo guasto ad un mezzo della ex Siremar che ha costretto i passeggeri che dovevano rientrare da Milazzo a Lipari ad un viaggio in tempi biblici e bloccato a Lipari, per oltre mezz'ora , senza comunicare ai passeggeri il motivo, l'aliscafo che doveva raggiungere Panarea. 
Un blocco messo in atto, come si capirà poi, per permettere ai passeggeri che si trovano sul mezzo proveniente da Milazzo, e che dovevano raggiungere la piccola isola delle Eolie, di potere trovare la coincidenza. 
Ma quella del presidente del consiglio comunale di Lipari non è l'unica voce di protesta che si alza per l'attuale situazione nei collegamenti da e per le isole Eolie gestite da CdI (ex Siremar). 
Alle proteste dei cittadini, che di fronte all'alternarsi di “piani A” e “piani B” e alla soppressione di corse veloci, non riescono a pianificare gli spostamenti su Milazzo e viceversa, fa eco la considerazione dell'ex amministratore del comune di Lipari, Aldo Natoli. “Viaggiare con la Compagnia delle Isole (ex Siremar)- afferma- diventa sempre più difficoltoso. Ogni giorno gli itinerari orari pubblicati subiscono delle modifiche in attuazione al "Piano A", "Piano B", e così via. Le conseguenze per quanti viaggiano sono quelle di arrivare nelle biglietterie di Lipari e Milazzo e sentirsi dire che la partenza è stata soppressa. Siamo già entrati nella Settimana Santa e, così facendo, i danni per il turismo sono irreversibili. A tutto questo si aggiunge spesso l'incomprensibile "fermo" dei mezzi causato dal mare in tempesta. Naturalmente le decisioni dei comandanti sono soggettive ed incontestabili ma, sicuramente, incomprensibili. Tra i tanti "piani" posti in essere dalla società-conclude Natoli- manca quello più importante per rendere un servizio alle comunità eoliane, ovvero il "Piano di emergenza". Per evitare questi continui disservizi basterebbe che i quattro sindaci dei comuni eoliani chiedessero all'Assessorato Regionale Trasporti che il contributo alla società venga corrisposto in funzione del migliatico realmente effettuato".

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