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martedì 30 dicembre 2014

Traghetto in fiamme, ansia per il messinese scomparso

Momenti di ansia a Rocca di Caprileone, nel Messinese, dove risiede Giuseppe Mancuso, autotrasportatore di 57 anni che era imbarcato sulla Norman Atlantic. L'ultimo contatto dell'uomo con la famiglia risale alle 5 di ieri mattina. Lo ha comunicato oggi il sindaco del comune nebroideo Bernadette Grasso, secondo cui l'ultimo contatto dell'uomo con la famiglia è avvenuto alle cinque di ieri mattina. "Siamo disperati. Da 30 ore non abbiamo notizie - dice il figlio dell'uomo, Calogero Mancuso, consigliere comunale a Rocca di Caprileone - Abbiamo chiamato l'unità di crisi e non esiste un elenco delle persone salvate".
Mancuso alle 5 del mattino ha chiamato casa per dire che la nave stava andando a fuoco ma di stare tranquialli: "Ha detto esattamente: ora prendo la scialuppa e torno a casa, poi la telefonata s'è interrotta all'improvviso, da allora non ho più notizie di mio padre", racconta il figlio Calogero. Il padre manca da casa da una settimana, era di ritorno per festeggiare il Capodanno in famiglia. La rabbia del figlio è più che evidente: "Sono un cittadino italiano e voglio sapere, santo cielo, dov'è mio padre. Se è morto dovrò saperlo dalla televisione? Sono 36 ore e non ho alcuna notizia. Dalla Farnesina non mi hanno detto niente, non hanno voluto neanche segnarsi il mio numero di telefono né il mio nominativo, ho invece avuto almeno altri 20 numeri di telefono a cui chiamare con nessun risultato. Sono certamente molto arrabbiato, siamo nella mani di incompetenti. Ripeto: voglio sapere dov'è finito mio padre". 
"Giuseppe Mancuso, non è tra i morti, ma si ritiene sia tra i 38 dispersi", dice ancora il sindaco Grasso. "La famiglia è veramente stremata - aggiunge - per non aver avuto notizie da ieri. Ritengono che Giuseppe se fosse tra quelli già a terra avrebbe chiamato, forse è su una nave e deve ancora sbarcare".
La nave in fiamme è stata interamente evacuata, ma dell'uomo non si hanno ancora notizie. Le vittime accertate sono sette e secondo i primi rilievi delle autorità non ci sarebbero italiani tra loro. Ciò nonostante la speranza non è del tutto tramontata: molti passeggeri sono stati presi a bordo di mercantili intervenuti nei soccorsi e sono ancora in zone irraggiungibili dai telefoni cellulari.

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