Onofrio
Carnevale
Sindaco di Lipari
20 febbraio 1859
Onofrio Carnevale, avvocato, è nato il 20 febbraio 1859 ed
è morto il 3 giugno 1922. Era fratello maggiore di Emanuele Carnevale.
Due i suoi mandati come sindaco, dal 19 ottobre 1891 al 3
dicembre 1891, e dal 4 dicembre 1891 al 7 agosto 1895. Diverse volte
consigliere, assessore, per un ventennio protagonista della politica eoliana. Viene
nominato sindaco nella stessa seduta che accoglie le dimissioni del sindaco
Emanuele Carnevale, quasi una successione ufficiale. Sotto la sua sindacatura
il consiglio procede ad una serie di iniziative rivolte al settore pomicifero.
Nel consiglio comunale del 19 ottobre 1891 viene
nominato sindaco. Si tratta di una elezione a termine, con scadenza al 3
dicembre 1891, scadenza naturale del mandato triennale. A distanza di alcuni
mesi il consiglio comunale nella seduta del 4 dicembre 1891 lo
riconferma nella carica per il triennio successivo, 1892 - 94. Sotto la sua
sindacatura il consiglio procede ad una serie di iniziative rivolte al settore
pomicifero. In due sedute del consiglio
Comunale, rispettivamente del 5 gennaio e 21 aprile 1893, viene
deliberato un nuovo Regolamento per il godimento dei demani comunali produttivi
di pietra pomice, esecutivo dal 1° luglio 1893, rimasto in vigore sino agli
inizi del novecento.
Sempre nel corso del 1893,
il Consiglio Comunale nella seduta del 12 settembre, procede all’approvazione
del regolamento organico delle Guardie Campestri del Comune di Lipari. 1 capo
delle guardie con salario di 900 lire annuali, 2 guardie con salario di 720
lire annuali.
Lo scontro con il Vescovo Natoli
Nel corso del 1893, si
acutizza lo scontro tra il Vescovo Natoli ed il consiglio Comunale per la
problematica legata alla proprietà dei demani pomiciferi. In due sedute, rispettivamente del 2 agosto 1894 e del 5 marzo 1895, il consiglio comunale
faceva voti al Governo, per la presentazione d'un disegno di legge che
autorizzasse il municipio ad imporre un dazio di uscita sulla pietra pomice
estratta dalle cave dell'isola. Con la successiva deliberazione si stabilì
far voti ai Ministeri dell'interno, delle finanze e dell'agricoltura per essere
autorizzata per decreto reale ad esigere il diritto di percezione sulla pomice
estratta da tutte le cave all'atto dell'imbarco.
Nel corso del 1906 Onofrio Carnevale è il promotore di
una delibera di “sfiducia” da parte del consiglio nei confronti del Sindaco
Faraci. Onofrio Carnevale si dimette dal consiglio comunale a seguito degli
scontri con l’Amministrazione Franza, segnatamente con Giuseppe Faraci, con il
quale negli ultimi decenni lo scontro era stato continuo e senza esclusione di
colpi.
La discussione viene affrontata nella seduta del 17 aprile 1909. Esce dalla scena
politica all’età di 50 anni.
Il
signor Presidente (sindaco Giuseppe Franza) riferisce che il consigliere avv. Carnevale ha rassegnate le proprie
dimissioni, onde invita il consiglio a deliberare sul proposito.
Il
consigliere Bonica fa voti onde il consiglio le respinga.
Il
consigliere cav. Cafarella osserva che in omaggio ai meriti dell’egregio
collega che tanti segnalati servizi ha reso al paese venissero tali dimissioni
respinte.
Il
consigliere Amendola si associa di buon grado a quanto è stato teste esposto
dai colleghi Bonica e Cafarella,
il
consigliere Faraci fa rilevare che se le dimissioni presentate dal collega
Carnevale sono redatte in una forma tale da non avere speranza a che egli
receda dal suo proposito meglio sarebbe accoglierle.
Con
voti 11 contro 4 il consiglio ha accolte le dimissioni presentate dall’avvocato
Onofrio Carnevale dalla qualità di consigliere comunale.
Nel corso
del consiglio Comunale del 11 luglio 1922, viene inserito all’ordine del giorno
le “Condoglianze alla vedova
dell’avv. Carnevale.” Su proposta del consigliere De Mauro il consiglio ad
unanimità di voti deliberò “di mandare le
sue condoglianze alla signora Amalia Crivelli, per la morte del suo caro
consorte avv. Onofrio Carnevale egregio concittadino.”
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