“Tutti gli italiani, e quindi anche i siciliani, dovranno mettere di nuovo mano in tasca per pagare l’ennesima multa di 30 milioni di euro inflitta al nostro Paese per finanziamenti europei, considerati illegittimi ed incompatibili, a migliaia di imprese del Veneto. Non è la prima e, purtroppo per noi, non sarà l’ultima volta che l’atteggiamento di superiorità nell’amministrare la cosa pubblica, sbandierato ai quattro venti, con continui e ripetuti attacchi al Mezzogiorno, da parte di esponenti politici del Nord-est, frani di fronte a dati inconfutabili circa le violazioni del diritto dell'Unione europea".
Lo dichiara il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, commentando la sentenza della Corte di giustizia europea contro l’Italia, emessa oggi a Lussemburgo, per il mancato recupero di riduzioni e sgravi fiscali concessi tra il 1995 ed il 1997 (per complessivi 114 mln circa), giudicati come aiuti di stato a 1.645 imprese di Venezia e Chioggia. I giudici di Lussemburgo hanno inflitto una multa forfettaria di 30 milioni di euro, da pagare immediatamente, più altri 12 milioni di euro per ogni ulteriore semestre di ritardo a decorrere da oggi finché non sarà recuperata l'intera somma.
“Allora non è vero - continua Ardizzone - che l’imprese del Nord non hanno mai avuto aiuti e finanziamenti e che quindi lo sviluppo dell’occupazione in quelle zone si deve solo ai virtuosi imprenditori che hanno investito risorse proprie. Altro che Roma ladrona e Sud sprecone e assistenzialista. Come direbbe il buon Totò: ma mi facciano il piacere!”
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