Domani 16 settembre 2015 si apre a Salina (Eolie – Messina) la 9a edizione del SalinaDocFest, il festival internazionale del documentario narrativo che, fino a domenica 20 settembre, animerà i giorni e le notti della più verde fra le isole eoliane, con proiezioni, anteprime, incontri, feste e concerti.
Al centro del festival è il Concorso Internazionale DOC– coronato dall'assegnazione del Premio Tasca d'Almerita e del Premio Signum – che avrà il patrocinio dell’Associazione Carta di Roma, fondata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (CNOG) e dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) per promuovere un'informazione corretta sui temi dell'immigrazione. Nove i film selezionati dalla direttrice Giovanna Taviani, con la collaborazione di Federico Rossin (Cinéma du Réel) e Ludovica Fales (rappresentante italiana di EWA-European Women's Audiovisual Network). Tre anteprime assolute per l'Italia. Dieci paesi coinvolti: Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Gran Bretagna, Italia, Olanda, Siria, Svezia e Usa.
Anche quest'anno Giovanna Taviani ha voluto individuare un tema di particolare rilevanza sociale, attorno al quale sviluppare l'evento: Conflitti e Periferie. "I fatti che oggi stanno sconvolgendo l’Europa e i paesi del Mediterraneo" – dichiara - "ci hanno portato a puntare in quest'area i riflettori del documentario, il nostro 'defibrillatore sociale', come da tempo vogliamo definirlo. Una scelta contro quella 'globalizzazione dell’indifferenza' di cui ha spesso parlato anche Mario Jorge Bergoglio.”
L'idea stessa del SalinaDocFest nasce dall'esigenza di accendere le luci su un genere, il documentario, apparentemente marginale ('periferico') ma importantissimo per il racconto del nostro presente, e su un arcipelago meraviglioso che, spenti i clamori della stagione turistica, scompare in un limbo di sconcertante invisibilità.
Grande novità 2015 è la costituzione di una giuria allargata e de-localizzata che voterà online, composta da molti fra i più importanti critici e giornalisti cinematografici delle principali testate nazionali e siciliane. La decisione è nata per sottolineare l’importanza del documentario narrativo nel panorama del cinema europeo, e per stimolare con un’idea innovativa l’attenzione della critica nazionale verso un genere che, soprattutto in Italia – nonostante la grande attenzione dimostrata da molti – fatica a trovare spazio adeguato sulla grande stampa.
Fra gli ospiti del festival, accanto a opinionisti come Giovanni Maria Bellu, Curzio Maltese e Federico Rampini, ci saranno l'attrice palestinese Tasneem Fared e il regista Stefano Savona, che il 17 settembre riceveranno il Premio Mediterraneo - offerto da Lady Wilmar - rispettivamente per “Io sto con la sposa” e “Sulla stessa barca”, due film ormai diventati di culto. Il comitato d'onore SDF (Romano Luperini, Paolo e Vittorio Taviani, Bruno Torri e Carlo Antonio Vitti) consegnerà il Premio Ravesi Dal Testo allo schermo ad Ascanio Celestini (18 settembre), che regalerà al'isola un monologo inedito scritto apposta per il SalinaDocFest e intitolato, appunto, Conflitti e Periferie. La premiazione si chiuderà, per la sezione Sguardi di Cinema, con la proiezione in piazza "Viva la sposa" (Italia/Francia/Belgio – 2015), l'ultimo film dell'artista romano, appena presentato alle Giornate degli Autori. Sempre il 18 settembre, Stelios Kouloglou – documentarista e giornalista greco - presenterà in anteprima assoluta per l'Italia “The Godmother” (Grecia 2014), un corrosivo documentario dedicato a Angela Merkel e alla sua politica europea.
Domenica 20 settembre, si chiude al Faro di Lingua con la serata Salina Music Live, nel corso della quale sarà consegnato il Premio Clandestino 2015 agli ospiti Lorenzo Fragola, Mario Incudine, Sara Jane Morris, 99 Posse, Piero Pelù, Tommaso Piotta, Raf, Carmelo Travia, artisti che con la loro musica e i loro testi hanno dimostrato un particolare impegno civile nei confronti degli ultimi e degli invisibili.
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