In riferimento alle notizie
apprese dagli Organi di Stampa e inerenti le vicende processuali che
coinvolgono Mons. Miccichè, si preme precisare quanto segue.
Constatiamo con amarezza che ancora
una volta la stampa si è sostituita alla giustizia penale, tradendo la propria
funzione: l’articolo dell’edizione di Palermo de “La Repubblica” ha
attraversato viralmente il Paese rimbalzando tra i media, spacciando per verità
assodate sia le ipotesi accusatorie della Procura della Repubblica di Trapani,
che ad oggi non ha ancora depositato un avviso di conclusione delle indagini
preliminari, sia le più sconcertanti fantasie.
In nessun caso il Vescovo Emerito di Trapani Mons. Miccichè ha
richiesto l’intervento del Santo Padre per ottenere la cittadinanza o alcuna forma
di asilo per sottrarsi alla giustizia italiana.
Al contrario, Sua Eccellenza,
come ha già ampiamente dimostrato agli inquirenti, producendo documenti e
testimonianze, quindi suggerendo temi di indagine e di approfondimento, è sempre
stato pronto a confrontarsi sui fatti per l’accertamento della verità.
In tal senso, le strabilianti
attribuzioni economiche, che lievitano da giornalista a giornalista, e il
patrimonio immobiliare, che cresce di settimana in settimana, nonché le milionarie
appropriazioni artistiche sono il frutto di un irresponsabile uso di intuizioni
investigative, che presto o tardi saranno smentite.
I processi debbono essere
celebrati nelle aule di giustizia, dove difesa ed accusa, nel rispetto delle
garanzie di legge, possono fornire ai giudici tutti gli elementi necessari per
formare un sereno giudizio.
Sfortunatamente si assiste,
ancora una volta, alla cosiddetta “spettacolarizzazione dei processi”, alla
gogna mediatica fondata unicamente su inverosimili scoop giornalistici che
tentano, invano, di sostituirsi agli Organi Giurisdizionali della Repubblica,
tema per il quale, ultimamente, l’Unione delle Camere Penali ha indetto
l’astensione dalle udienze per una settimana per sottolineare la scorrettezza e
slealtà della stampa in materia di cronaca giudiziaria.
Avvocato Francesco Troia
Avvocato Mario Bernardo
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