Pressato nel controinterrogatorio dall'avvocato Francesco Chillemi (difensore del dottore Francesco Subba, ragioniere capo del comune di Lipari) il dottor Giovanni Famularo (vice- segretario - dirigente del Settore Istituzionale dell'Ente liparese) convocato come teste della pubblica accusa, haammesso che centinaia di firme, apposte su tabelle di liquidazione e decine di firme apposte su buoni di pagamento, che le Fiamme Gialle avevano attribuito al dottore Subba, erano, invece, le sue.
Preso atto della situazione il Presidente del collegio giudicante, dottoressa Maria Celi, su invito dell'avvocato Chillemi, ha avvisato Famularo che poteva essere sottoposto ad indagini ed ha invitato lo stesso a nominare seduta stante un difensore di fiducia, perché in caso contrario gliene sarebbe stato assegnato uno d'ufficio.
Il dottor Famularo ha nominato come proprio difensore l'avvocato Rosario Venuto, nonostante questi abbia evidenziato una possibile incompatibilità essendo già difensore di altri soggetti coinvolti nel processo e nelle cui tabelle di liquidazione e/o buoni di pagamento vi è la firma del vice-segretario.
Dopo il "colpo di scena" l'escussione del dottor Famularo quale teste è stata interrotta, in considerazione della sua nuova veste di potenziale indagato, e non si sono potuti svolgere neppure gli altri controinterrogatori (tra questi quello del difensore della ragioniera Stefana Salmieri, che si preannunciava altrettanto infuocato).
Adesso si attendono i conseguenti sviluppi ma è chiaro - che dopo quanto accertato oggi- la posizione del dirigente Subba è totalmente diversa.
Il processo, intanto, è stato aggiornato al 22 Giugno 2016
Da ricordare a proposito di queste "missioni fantasma" che la Corte dei Conti, sezione regionale, non ha riscontrato alcun danno erariale, ed evidenziando la regolarità procedure amministrative, ha archiviato il procedimento nei confronti di 18 persone, facenti parte ai tempi in cui viene contestato il presunto danno della macchina burocratica -operativa-amministrativa del comune di Lipari.
Si tratta dell'ex sindaco Mariano Bruno, degli ex assessori Natale Famà, Ivan Ferlazzo, Corrado Giannò, Giuseppe Finocchiaro, Anna Spinella, Mimma Sparacino, Massimo D'Auria; dell'ex presidente del consiglio comunale Pino Longo, del consigliere comunale Giacomo Biviano e dell'ex Gesuele Fonti; del dirigente-ragioniere capo del comune Francesco Subba; dei dipendenti comunali Franco Guerrera, Francesco Rando e Stefana Salmieri; dell'ex dirigente-comandante dei vigili urbani Domenico Russo e degli ispettori di polizia municipale Franco Cataliotti e Giacomo Marino.
Da ricordare a proposito di queste "missioni fantasma" che la Corte dei Conti, sezione regionale, non ha riscontrato alcun danno erariale, ed evidenziando la regolarità procedure amministrative, ha archiviato il procedimento nei confronti di 18 persone, facenti parte ai tempi in cui viene contestato il presunto danno della macchina burocratica -operativa-amministrativa del comune di Lipari.
Si tratta dell'ex sindaco Mariano Bruno, degli ex assessori Natale Famà, Ivan Ferlazzo, Corrado Giannò, Giuseppe Finocchiaro, Anna Spinella, Mimma Sparacino, Massimo D'Auria; dell'ex presidente del consiglio comunale Pino Longo, del consigliere comunale Giacomo Biviano e dell'ex Gesuele Fonti; del dirigente-ragioniere capo del comune Francesco Subba; dei dipendenti comunali Franco Guerrera, Francesco Rando e Stefana Salmieri; dell'ex dirigente-comandante dei vigili urbani Domenico Russo e degli ispettori di polizia municipale Franco Cataliotti e Giacomo Marino.
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