Sul referendum del 17 aprile gli albergatori delle isole minori siciliane non hanno dubbi e si schierano compatti per il SI.
Federalberghi Isole Minori della Sicilia, Federalberghi Isole Eolie, Federalberghi Isole Pelagie, Pantelleria Island, Visit Ustica e l’ATA Isole Egadi non ci stanno a veder prolungare la durata delle concessioni entro le 12 miglia, ritenendo che queste pongano già seri rischi per l’ambiente e quindi per il turismo.
“Siamo favorevoli all’abrogazione dell’articolo inserito a fine anno in finanziaria che aveva magicamente previsto di prolungare le concessioni per tutta la durata utile dei giacimenti, consapevoli del fatto che le piattaforme in essere abbiano già serie difficoltà nel far rispettare gli standard minimi di sicurezza e salvaguardia ambientale. Queste, producono infatti sedimenti con un inquinamento oltre i limiti fissati dalle norme comunitarie per almeno una sostanza pericolosa (ISPRA)”. La Sicilia, sottolineano gli albergatori delle piccole isole siciliane, è la prima regione di Italia con ben 7 piattaforme estrattive entro le 12 miglia; riteniamo davvero singolare che la nostra non risulti tra le 9 Regioni promotrici del referendum: Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Veneto.
Riteniamo, infine, che l’Italia debba dotarsi di una seria politica sull’energia con dei passi concreti verso le rinnovabili, come giudichiamo inaccettabile che le società petrolifere versino allo stato italiano solo il 7% del valore del petrolio e il 10% di quello del gas estratto.
Gli albergatori delle piccole isole siciliane, respingono, infine, fermamente anche l’invito a rinunciare al voto. Il voto è uno strumento di democrazia: non andare a votare significa venir meno ai propri diritti e ai propri doveri di cittadini italiani.
Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Federalberghi Isole Eolie
Federalberghi Isole Pelagie
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