Venerdì alle 18 nella Chiesa del Pozzo si terrà il secondo incontro sulla Misericordia. Dopo l’Anrico Testamento il Nuovo Testamento cioè la misericordia come ce l’ha presentata Gesù soprattutto attraverso le parabole: quella del padre misericordioso e del figliolo scapestrato, quella del buon samaritano che si fa carico di unviandante che i ladri avevano derubato e abbandonato tramortito sul ciglio della strada, quella del servo spietato che si fa condonare dal padrone un grosso debito ma poi non è capace di fare lo stesso, per pochi spiccioli, con un suo compagno di lavoro. Non teorie filosofiche ma scorci di vita concreta raccolti dalla quotidianità. Così Gesù ci parla della misericordia e la conclusione è sempre una: siate misericordiosi come misericordioso è il Padre che è nei cieli.
E fino a che punto Dio è misericordioso? San Paolo dice che Dio vuole attraverso Gesù la salvezza di tutti gli uomini. Infatti di nessun esser umano concreto ci è stata rivelata la dannazione eterna e la Chiesa non ha mai insegnato in modo dogmaticamente vincolante a proposito di nessuno che egli sia caduto nella dannazione eterna. Nemmeno di Giuda che pure tradì Gesù; di Giuda per cui Gesù ebbe a dire “Meglio sarebbe per quell'uomo se non fosse mai nato”( Mt 26,24). Giuda che, infine, condannò se stesso impiccandosi. E’ allora il Giudizio Universale quando verranno divisi i giusti dai malvagi? Come si concluderà la storia degli uomini con il Giudizio o la redenzione universale. E’ il cuore della riflessione di venerdì.
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