Alla terza votazione, e grazie al soccorso del centrosinistra, da Sicilia futura ad alcuni deputati dem, il commissario di Forza Italia Gianfranco Miccichè è eletto presidente dell'Assemblea regionale siciliana. Dopo il mancato quorum nelle due votazioni di ieri, questa mattina bastava avere la maggioranza dei voti tra i presenti. Alla fine di voti, nonostante qualche franco tiratore nelle file della maggioranza, ne sono arrivati 39.
A nulla è servito il tentativo del Movimento 5 stelle di spaccare la maggioranza votando la deputata Udc Margherita La Rocca Ruvolo. Alla fine, in soccorso del centrodestra sono arrivati i due deputati di Sicilia futura Nicola D'Agostino e Edmondo Tamajo, ma anche alcuni deputati dem: il Pd aveva deciso di contarsi e votare Nello Di Pasquale, ma alla fine i voti per questo nome sono stati 7 su 11 deputati dem. L'ex assessore dem Antonello Cracolici è durissimo: "Mi pare evidente che ci siano stati quattro franchi tiratori nel mio gruppo, un soccorso inutile perché Miccichè avrebbe vinto lo stesso con 35 voti, compresi quelli di Sicilia futura. C'è un problema politico, è evidente". Dello stesso avviso Giusepep Lupo: "Sono dispiaciuto e amareggiato per la spaccatura del Pd in aula. I 4 deputati del Pd che hanno tradito la decisione unanime assunta dal gruppo di votare Nello Dipasquale devono vergognarsi e chiedere scusa ai cittadini che li hanno eletti. Credo che adesso bisogna ripartire rilanciando le ragioni dell'unità all'interno del partito e in particolare nei circoli sul territorio definendo una linea politica chiara che deve guidare l'azione del gruppo parlamentare all'Ars - sostiene Lupo - credo sia giunto il momento di ridare nel Pd la parola agli iscritti e agli elettori per fare chiarezza e superare ogni divisione e ambiguità".
Applauso liberatorio in aula. Miccichè prende la parola: "Sarò il presidente di tutta l'aula, certamente sarà mio compito favorire quale sarà il percorso e il programma che hanno portato alla vittoria di Nello Musumeci. Dobbiamo avere tutti l'intelligenza e la sensibilità di capire che non si può sbagliare più: se non riusciamo oggi a salvare la Sicilia non ci riuscirà più nessuno. I siciliani ci hanno mandato qui perchè vogliono vedere qualcosa di diverso da certa politica. Dobbiamo ridare valore alla politica attraverso la trasparenza e la fiducia nelle istituzioni".
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