Il pm Matteo De Micheli, nel processo scaturito dall’operazione “Don Rodrigo” sui falsi matrimoni – contratti da migranti a caccia della cittadinanza italiana – con donne disposte a sposarsi in cambio di poche decine di euro, ha chiesto al Tribunale la dichiarazione di non doversi procedere nei confronti dei 25 imputati, perché nel frattempo è intervenuta la prescrizione per tutti i reati. Lo stesso Tribunale, presidente Fabio Processo, componenti Valeria Gioeli e Francesco Alligo, aveva invitato le parti a concludere in presenza della maturata prescrizione dei reati. Tuttavia, dopo gli interventi dei legali, il Tribunale ha comunicato che il dispositivo della sentenza sarà letto nell’udienza del 5 febbraio.
Il processo, scaturito da una inchiesta dei carabinieri, che si concluderà con la prescrizione, era iniziato il 7 luglio 2013 e, per il cronico “turnover” dei magistrati ha subito rallentamenti. La prescrizione sarà dichiarata per Moez Larafa, tunisino di 38 anni, residente a Fiumarella di Milazzo, considerato uno dei nove capi promotori dell’organizzazione mista “italo magrebina” che combinava i matrimoni di donne e uomini nordafricani da una parte e siciliane e siciliani dall’altra, inscenati per permettere agli immigrati di ottenere il permesso di soggiorno in Italia e la futura cittadinanza. I nomi degli altri 24 indagati che usciranno indenni dal procedimento sono: Angelo Arcoraci, 31 anni, originario di Barcellona e residente a Milazzo; Angela Acquaro, 60 anni, originaria di Lipari e abitante a Milazzo; Michele Acquaro, 53 anni di Lipari con residenza a Milazzo; Lamine Mohamed Jemaa, 55 anni, tunisino con abitazione a Milazzo; Abdelkader Madouri, tunisino di 55 anni, di Milazzo; Raffaela Mirabello, 35 anni, originaria di Messina e residente a S. Filippo del Mela; Giuseppina Munafò, 45 anni, di Giammoro di Pace del Mela; Sebastiano Pirri, 53 anni, originario di Montalbano e residente prima a S. Filippo del Mela e di recente a Barcellona; Davide Scoglio, 31 anni, di Lipari e abitante a S. Lucia del Mela; Pasqualino Scoglio, 55 anni di Lipari, con domicilio a Milazzo; Maria Tolomella, 29 anni, originaria di Napoli con residenza a S. Lucia del Mela; Moktar El Zgaida, marocchino di 45 anni, di Milazzo. Prescrizione anche per gli indagati la cui posizione sembrava inizialmente meno gravosa perché non erano stati raggiunti da misura cautelare: Cherkaoui Zgaida di 55 anni, residente a S. Filippo del Mela; Monica Palmiero di 43 anni, originaria di Napoli e residente a Milazzo; Maria Renda Popolo, 25 anni, originaria di Messina, ufficialmente residente a Giammoro di Pace del Mela e dimorante a Torregrotta; Giuseppa Russo, 45 anni di Fiumarella di Milazzo; il tunisino Abderraouf Jemaa, 45 anni, abitante a S. Marco di Milazzo; il marocchino Jaouad El Abboubi, 32 anni residente a Milazzo. Prescrizione anche per Paola Tolomella e Giovanna Smiroldo, entrambe di Milazzo, Antonino Iatino di S. Lucia del Mela che aveva contratto un matrimonio in Municipio il 26 marzo 2009; Nunzia Taranto che si era sposata con un marocchino il 25 settembre 2008 a Valdina; Maria Popolo Renda sposatasi il 6 agosto 2009 con un magrebino; Annamaria Bruno che contrass un matrimonio nell’agosto 2009 e Antonina Milazzo che si sposò il 3 giugno del 2009 a Milazzo con un tunisino. I matrimoni fittizi avevano il solo scopo, in cambio di soldi, di garantire agli stranieri privi dei permessi di soggiorno la regolare permanenza in Italia. (l.o.)
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