GRAZIE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI LIPARI, GIACOMO BIVIANO, PUBBLICHIAMO LA DELIBERAZIONE DI OGGI DEL CIVICO CONSESSO SULL'INCENERITORE DEL MELA. RICORDIAMO, COME GIA' EVIDENZIATO IN ALTRO POST, CHE IL DOCUMENTO E' STATO VOTATO ALL'UNANIMITA' E CHE AFFRONTA ANCHE ALTRE CRITICITA'
Premesso che:
-
con decreto
Assessore Regionale al Territorio ed Ambiente del 4 settembre 2002 il
Comprensorio della Valle del Mela è stato dichiarato Area ad Elevato Rischio di
Crisi Ambientale del comprensorio del Mela
-
Con decreto del Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Mare del 11 agosto 2006 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.256
del 3 novembre, alcuni comuni del comprensorio della Valle del Mela rientrano
nel “sito di bonifica di interesse nazionale dell’Area Industriale di Milazzo;
VISTO:
-
L’art. 32 della Costituzione della Repubblica
Italiana che recita: “ La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell’individuo e interesse della collettività”
-
il principio di precauzione citato
nell’articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (UE)
che ha lo scopo di garantire un alto livello di protezione dell’ambiente grazie
all’assunzione di posizione preventive in caso di rischio anche solo teorico;
-
Il
testo unico delle Leggi Sanitarie
-
ll Decreto del Ministero dell’Ambiente e
della Tutela del Territorio e del Mare n. 22
del 14 febbraio 2013
-
l’art.1 comma 2 del Decreto n. 22 del 14 febbraio 2013
che stabilisce che “…il presente regolamento
stabilisce, nel rispetto delle condizioni di cui al comma 1
dell'articolo 184-ter del decreto legislativo 3 aprile 2006,
n.152, le procedure
e le modalità affinché le
fasi di produzione
e utilizzo del CSS-Combustibile, ivi comprese le fasi
propedeutiche alle stesse, avvengano senza pericolo per la
salute dell'uomo e senza pregiudizio per
l'ambiente, e in particolare senza:
a) creare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo
e per la fauna e la flora;
b) causare inconvenienti da rumori e
odori;
c) danneggiare il paesaggio e i siti di
particolare interesse tutelati in
base alla normativa vigente”
-
Il
Decreto Legge n. 133 del 12 settembre 2014, “Sblocca Italia” nonché la Legge di
conversione n. 164 dell’11 novembre 2014 che all’art. 35 introduce la
possibilità di realizzare impianti di
incenerimento dei rifiuti non previsti dal Piano Regionale dei Rifiuti
-
Il
settimo Programma d’Azione per l’Ambiente, di cui alla Decisione n.
1368/2013/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 novembre 2013 che
impone l’esigenza di proteggere la natura, utilizzare le risorse in modo più
efficace e dare vita a un’economia a basse emissioni di carbonio, così come
proteggere la salute umana dalle pressioni ambientali ed e in particolare il
comma 1 dell’art. 2 che:
a) Al punto C prescrive l’esigenza fondamentale
di proteggere i cittadini dell’Unione da pressioni e rischio d’ordine
ambientale per la salute e il benessere”
b) Al punto F prescrive di garantire
investimenti a sostegno delle politiche in materia di ambiente e clima e di
tener conto delle esternalità ambientali;
-
Il
punto 8 del VII Piano di Azione per l’Ambiente afferma che: “È indispensabile
che gli obiettivi prioritari dell’Unione per il 2020 siano fissati in linea con
una chiara visione di lungo periodo per il 2050. Ciò creerebbe anche un contesto
stabile per gli investimenti sostenibili e la crescita” ed è del tutto evidente
che un impianto di incenerimento dei rifiuti contrasta con questo principio di
sostenibilità, per il suo anacronismo e per la sua inefficienza economica non
finalizzata alla crescita e allo sviluppo;
-
Il
punto 5 del sopracitato Piano di Azione per l’Ambiente afferma che:” L’Unione
si è prefissa di raggiungere livelli di qualità dell’aria che non presentino
impatti o rischi significativi per la salute umana e l’ambiente.”
VISTA:
-
La
Risoluzione del Parlamento Europeo del 24 maggio 2012, con cui si invita la
Commissione Europea a introdurre modifiche normative “tenendo contro di ridurre
i rifiuti residui fino a raggiungere livelli prossimi allo zero”, allo scopo
(…) di abolire progressivamente, entro la fine di questo decennio
l’incenerimento dei rifiuti riciclabili e compatibili.
-
La
Risoluzione del Parlamento Europeo del 12 settembre 2013 sull’Eco-innovazione:
occupazione e crescita mediante la politica ambientale;
-
La
Risoluzione del Parlamento Europeo del 9 luglio 2015 sull’efficienza delle
risorse e sulla transazione verso un’economica circolare, la quale:
a) Al punto D afferma che: “ l'efficienza delle risorse deve anche tenere conto di
preoccupazioni più ampie relative alla sostenibilità, tra cui la dimensione
ambientale, etica, economica e sociale, ed essere coerente a tali
preoccupazioni;”
b) Al
punto H afferma che: “i cittadini, le piccole imprese e gli enti pubblici
locali svolgono un ruolo particolare nel garantire l'efficienza delle risorse e
nel promuovere il disaccoppiamento tra la crescita economica e il consumo delle
risorse”
c) Al punto M afferma che: “considerando che per conseguire gli obiettivi in
materia di efficienza delle risorse e realizzare un'economia circolare è
necessario sviluppare i mercati delle materie prime secondarie;”
d) Al Punto O afferma che: “ considerando che l'eliminazione di sostanze
chimiche tossiche, per le quali esistono o saranno sviluppate alternative più
sicure in linea con la legislazione vigente sui prodotti chimici, ricopre un
ruolo centrale nella costruzione di un'economia circolare;”
e) Al punto 16 degli indicatori e
obbiettivi afferma che: nell'UE l'uso delle risorse deve essere sostenibile e
che ciò impone, tra l'altro, una riduzione assoluta dei consumi di risorse a
livelli sostenibili […] l'applicazione rigorosa della gerarchia dei rifiuti […]
la creazione di un circuito chiuso per le risorse non rinnovabili, […], la
progressiva soppressione delle sostanze tossiche, per le quali esistono o
saranno sviluppate alternative più sicure in linea con la legislazione vigente
sui prodotti chimici …”
Ritenuto altresì
che l’inquinamento prodotto dall’attuale Raffineria di
Milazzo e dalla Centrale Termoelettrica investe potenzialmente anche il territorio
comunale di Lipari con conseguenze negative sull’ambiente, sulla salute
pubblica e sull’economia;
Che
risulta contraddittoria la realizzazione di un inceneritore in una zona per il
quale si chiede da anni una bonifica e deindustrializzazione dell’area;
VISTO:
-
D.Lgs.
152 del 03.04.2006 e ss.mm.ii.
-
Lo
Statuto Comunale;
-
il Regolamento comunale vigente in materia;
-
il
Decreto Legislativo 267/2000;
-
il vigente O.R.E.E.LL.;
-
l’art.
26 del Codice dei Beni Culturali che indica che allorquando il MIBACT si pronuncia
negativamente su progetti sottoposti a VIA, come nel caso in questione, “il
procedimento di valutazione di impatto ambientale si conclude negativamente”.
Per tutto quanto esposto in narrativa,
Propone di deliberare:
-
contrarietà
alla realizzazione dell impianto per l’incenerimento o termovalorizzazione dei
rifiutie/o loro derivati, che tra l’altro risulta anche sovradimensionato, e
all’utilizzo del CSS – Combustibile Solido Secondario o di qualsiasi altro
sottoprodotto derivato da rifiuti, in quanto l’area risulta essere già
sovraccaricata da impianti industriali pesanti, quali la Raffineria di Milazzo
e la centrale Termoelettrica di San Filippo, per il quale si chiede
contestualmente invece un immediata riconversione e bonifica di tutta l’area.
Si impegna il Segretario Comunale ad inviare apposita
istanza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’Ambiente
e della Tutela del Territorio e del Mare, al Ministero dei Beni, delle Attività
Culturali e del Turismo, al Presidente della Regione Siciliana per chiedere la
chiusura, con estrema urgenza, della procedura con esito negativo.
Esprime solidarietà ai cittadini e alle popolazioni
vicine all’area interessata che possono ritenere l’intero Consiglio Comunale
presente e vicino nelle iniziative che intraprenderanno.
Di
trasmette copia delle delibera alla Presidenza della Repubblica Italiana, alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Ambiente e per la Tutela
del Territorio e del Mare, Ministero dei Beni Culturali, Ministero dello
Sviluppo Economico, Ministero della
Salute, alla Direzione
generale Archeologia, belle arti e paesaggio del Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali e del Turismo, alla VIII Commissione della Camera dei
Deputati, alla 13ª Commissione del Senato della Repubblica, Presidenza
Regione Siciliana, Assessorato Regionale
dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Assessorato Regionale Territorio
e Ambiente, Assessorato Regionale Energia, Assessorato Regionale Attività
Produttive, Assessorato Regionale alla Salute, Presidenza dell’Assemblea
Regionale Siciliana, III e IV
commissione ARS Sicilia, alla soprintendenza dei BB.CC. AA. di
Messina, alla Prefettura di Messina, Commissario Straordinario Provincia
Regionale di Messina, Comune di San Filippo del Mela e al Coordinamento
Ambientale Milazzo- Valle del Mela.
Di dichiarare il presente atto immediatamente
esecutivo
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