Innanzitutto, ritengo opportuno fare una piccola premessa: prima dell’entrata in vigore del contributo – in precedenza denominata tassa – tutte queste spese trovavano copertura nel bilancio comunale e venivano imputate ai diversi capitoli e/o servizi.
Successivamente nel Nostro Comune il contributo di sbarco, a causa dei lunghi tempi di incasso degli altri tributi, ha assunto la natura di fonte di copertura sostitutiva. Nell’ambito di un’efficiente gestione finanziaria dell’Ente, questa soluzione non può essere considerata come elemento positivo “politicamente definito risultato”, stante che una nuova entrata dovrebbe soddisfare principalmente nuovi fabbisogni, legati al miglioramento dei servizi turistici e non per coprire spese che, peraltro, in precedenza erano soddisfatte da altre entrate.
In poche parole, così facendo, ci siamo cullati della disponibilità immediata di una nuova risorsa finanziaria, trascurando l’incasso di quelle classiche entrate del Nostro comune (vedi esempio drammatico della gestione dell’idrico).
L’uscita che spicca maggiormente sul totale delle spese da contributo di sbarco è quella relativa al costo del personale, ammontante a complessivi Euro 960.613; preme precisare che di tale importo ben il 62% riguarda il personale di Polizia Municipale.
Al costo del personale, sempre per quanto concerne il corpo di Polizia Municipale, pari ad Euro 600.088, dobbiamo aggiungere ulteriori esborsi di gestione pari ad Euro 30.889 (tra queste Euro 25.000 per fitto locali a Panarea) e investimenti per Euro 19.039 relativi all’acquisto di mezzi per le isole minori.
Quindi il centro di costo Polizia Municipale incide per ben il 32% delle spese complessive da contributo di sbarco e le relative uscite ammontano a Euro 650.017 di cui 19.039 per acquisto mezzi Isole Minori.
A questo punto, la domanda sorge spontanea: quali attività sono state svolte, con quali risultati e per quali necessità straordinarie?
Prima di concludere mi urge una riflessione, ossia sarebbe quantomeno opportuno individuare gli strumenti di controllo posti in essere dall’Ente e la periodicità con la quale vengono effettuate le dovute verifiche nonché comprendere se le compagnie marittime e gli altri soggetti incaricati alla riscossione dei tributi abbiano osservato, ed osservino tuttora, il termine di riversamento del tributo nelle casse comunali.
Nelle prossime puntate ci soffermeremo sull’analisi di ulteriori spese rientranti nelle uscite dell’anno 2017 sempre relative al contributo di sbarco.
Angelo Sidoti
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.