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lunedì 25 febbraio 2019

Sauerborn (Cittadino Unesco) e BC Sicilia: Ancora due no al porto turistico a Leni.

La nota di Roberto Sauerborn (Cittadino Unesco)

(comunicato) Ancora, come tanti anni fa, lo spettro della speculazione sulle isole Eolie.
La proposta del porto a Leni è frutto di una politica miope e ancorata a modelli di sviluppo anacronistici e figli della cultura del cemento. Le Eolie andrebbero commissariate a partire da Lipari che è il pivot di uno scempio ambientale e culturale senza precedenti.
Facciamo appello sia al governo nazionale per l'immediata ripresa del processo di avvio del Parco Nazionale il cui fermo è probabilmente frutto di interessi speculativi mordi e fuggi, come a quello regionale perché le Eolie rimangano patrimonio del mondo.
A tale proposito, sottoscrivo quanto ha anche dichiarato il prof. Aurelio Angelini, direttore della Fondazione UNESCO Sicilia, che si tratta di "Un opera controproducente, inutile e dannosa".
Auspico che il buon senso e lo spirito degli abitanti e amanti delle isole prevalga.
È inconcepibile che ancora oggi si debbano fare le barricate contro l'ignoranza amministrativa, contro gli approfittatori e apprendisti stregoni di governo.
Faccio appello a tutte le forze sane per un sit-in davanti alle sedi istituzionali competenti preannunciando forme di protesta civile, fianco lo sciopero della fame, ove tale progetto non venga ritirato.
Le Eolie meritano altro che questo!


La nota di BC Sicilia. Per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali

( Comunicato) La Commissione regionale dei Lavori Pubblici ha approvato il progetto per l’ampliamento del secondo porto turistico dell’isola di Salina, nella baia di Rinella in territorio del Comune di Leni. Importo dei lavori 63 milioni 230 mila euro. Un’opera sproporzionata per la piccola isola già dotata di un altro approdo sicuro, ben riparato dai venti dominanti e abbastanza grande da essere sovra dimensionato per le esigenze del diporto estivo.

Una inutile duplicazione, con un danno ambientale incalcolabile: migliaia di metri cubi di cemento con la distruzione di un tratto di costa tra i più belli al mondo, che resterebbe inutilizzato per 10 mesi l’anno.

Ci chiediamo che ne sarà della spiaggia di Rinella, quasi unico esempio di spiaggia di sabbia nera delle isole Eolie, e delle sue antichissime grotte e della posidonia oceanica presente nei fondali, una delle più importanti praterie dell’arcipelago. Per l’associazione BCsicilia si tratta un’opera inutile e dannosa, che paventando un presunto sviluppo, prevede la distruzione di un tratto di costa dalla bellezza straordinaria, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Sollecita inoltre l’intervento delle Istituzioni preposte per fermare lo scempio e salvare un patrimonio ambientale eccezionale che rischia di scomparire per sempre.

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