Sono stato dimesso dall’ospedale Papardo di Messina. Sono passati 13 giorni e sto rientrando a casa dopo il brutto incidente domestico che mi è capitato domenica 20 gennaio.
A volte le disgrazie servono per conoscere meglio la realtà che ci circonda. È il mio caso.
Un banale incidente (sono caduto dalla scala mentre dipingevo, per passatempo, una parete). Il risultato è stato una spalla distrutta, l'autoambulanza , l'ospedale, il trasporto in elicottero al Papardo di Messina, e dopo 5 giorni di atroci dolori, l'intervento chirurgico per impiantare una protesi omero/spalla per sostituire l'osso fratturato in più punti. Poi... ancora dolori per l'intervento ma anche per gli ematomi presenti su tutto il corpo.
E’ scattata, da subito, una catena di attenzioni da parte di tantissimi amici e conoscenti, di professionalità che scopri e puoi valutare solo nella disgrazia.
Durante le notti in bianco, tormentato dal dolore, immerso nelle mie preghiere, ho rivisto e rivisto migliaia di volte quegli attimi terribili che potevano essere fatali. Quasi a non crederci che possa essermi capitato ed immaginavo anche di avere una macchina del tempo per riportare tutto a 10 secondi prima. Adesso sono a casa, voglio guardare avanti e la prima cosa che sento è quella di voler ringraziare tutti. Dal 118, al dott. Giorgio Giuffre’ e ai premurosi infermieri del pronto soccorso di Lipari, ai medici e tecnici della diagnostica dell’ospedale di Lipari, all’equipe del reparto di Ortopedia del Papardo e in particolare i chirurghi dott. Daniele Pontoriero, primario facente funzione, il dott. Giulio Gitto, gli anestesisti e il signor Paolo Di Stefano della sala operatoria. Premurosi e professionali si sono dimostrati anche tutti i componenti (medici e paramedici) del reparto di degenza di ortopedia.
Un grazie particolare all’amico dott. MARIO PAINO, direttore generale dell’ospedale Papardo, che mi è stato tanto vicino, disponibile e di gran conforto.
Gli eoliani devono essere orgogliosi del ruolo che il dott. PAINO sta ricoprendo in questo momento in una delle strutture sanitarie più grandi d’Europa poiché, nonostante questo, la sua nota bontà, presente anche in questo ruolo, è una delle sue grandi virtù, pronto a porgere una mano forte agli eoliani che devono, gioco forza, rivolgersi all’ospedale da lui diretto.
Ora devo darmi forza e andare avanti con il mio coraggio, poco, la mia forza di volontà, tanta, per l’amore immenso per i miei nipoti. La supererò, ne sono convinto, proprio per queste cose e perché sono fortunato ad avere l’amore della mia meravigliosa famiglia, della mia Angela e Iosi e di mio figlio Gai che in questi giorni mi ha dimostrato tutto il suo amore di figlio e non mi ha lasciato solo un minuto. Grazie. Omnia vincit amor.
(L’amore vince tutto)
(L’amore vince tutto)
Saverio Merlino
NDD - A Saverio il nostro augurio per una ripresa, la più veloce possibile, e per ritorno alle sue attività,. Certi che - come scrive egli stesso - l'amore dei suoi cari, l'affetto e la stima di chi lo conosce e lo apprezza, siano la migliore medicina.
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