Prosegue l’opera, da parte della Regione Siciliana, di messa in sicurezza e consolidamento dei territori a rischio idrogeologico. L’assessorato al Territorio e ambiente ha pubblicato, infatti, la graduatoria provvisoria dei progetti d’intervento finanziabili con 155 milioni di euro provenienti dal Po-Fesr Sicilia 2014-2020. I Comuni che hanno presentato i progetti hanno adesso trenta giorni di tempo per eventuali richieste di riesame delle istanze.
L’80 per cento dei 155 milioni di euro (pari a 124 milioni) verrà utilizzato per opere di riduzione del rischio idrogeologico e consolidamento dei territori; mentre il restante 20 per cento (31 milioni di euro) per interventi contro l’erosione costiera.
L’intero elenco di progetti ammissibili prevede una spesa di 430 milioni di euro, ma soltanto 155 milioni verranno finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale. Per tale motivo il governo Musumeci è al lavoro per verificare la possibilità di aumentare il plafond di risorse.
«Impiegare i finanziamenti messi a disposizione da Bruxelles – afferma il presidente della Regione e commissario dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico Nello Musumeci - rappresenta, oltre che un importante gesto d’attenzione nei confronti di coloro che vivono in quelle aree critiche, un esempio virtuoso d'impiego dei fondi comunitari. Interventi, questi, che si aggiungono a quelli già messi in campo in questo anno e mezzo dalla Struttura della quale sono commissario».
Grande soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore al Territorio e ambiente Toto Cordaro. «Abbiamo sbloccato risorse comunitarie molto importanti che consentiranno ai sindaci - sottolinea l’esponente del governo regionale - di effettuare interventi significativi per la messa in sicurezza dei propri territori. Attraverso la misura 5.1.1, interveniamo con progetti mirati, che riducono il rischio e aumentano la resilienza dei territori minacciati da fenomeni di dissesto idrogeologico o di erosione. Abbiamo ricevuto progetti utili per oltre 430 milioni di euro a fronte di una dotazione di appena 155 milioni. E’ per questo che, attraverso il dipartimento Ambiente ci stiamo attivando per verificare la possibilità di aumentare le risorse disponibili».
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