Sarà presto messa al riparo, dalle
violente mareggiate che l'hanno
in più occasioni sfregiata, l'area
dell'isola di Salina che conserva le
antiche testimonianze dell'estrazione
del sale.
Si tratta dello specchio d'acqua di
Punta Lingua, separato dal mare da
una sottile lingua di spiaggia e che
ricade nel territorio del Comune di
Santa Marina, nelle Eolie. Già agli
inizi degli anni Ottanta i flutti
avevano quasi distrutto il laghetto
che successivamente,
con una serie di esondazioni, minacciò il centro abitato, una struttura alberghiera
e, soprattutto, l'area archeologica in cui sorge il reticolato delle vasche.
L'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione
Siciliana Nello Musumeci e diretto da Maurizio Croce, ha adesso pubblicato la
gara per affidare i lavori che serviranno a proteggere l'intero tratto di costa alla
cui estremità si trova, tra l'altro, il faro che dallo scorso agosto ospita il “Museo
del mare e del sale”. L'importo a base d'asta è di circa un milione e mezzo di
euro e le domande dovranno essere presentate entro il sei novembre.
L'intervento prevede la creazione di due pennelli di rocce, a est e a ovest, e di
una scogliera soffolta che sia in grado di proteggere il ripascimento che sarà
contestualmente realizzato.
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