Dalle piccole nazioni insulari del Pacifico, mentre il tramonto si sposterà verso occidente con la rotazione della terra, le celebrazioni si propagheranno in Australasia, in Asia, in Africa, in Europa e nelle Americhe. Con il tramonto del giorno successivo, il mondo darà inizio alle celebrazioni della nascita di Baha’u’llah, Che è nato 202 anni fa nel 1817.
Nel calendario baha’i le natività del Bab e di Baha’u’llah sono contigue e vengono chiamate “Natività gemelle”. Gli scritti baha’i affermano che «Agli occhi di Dio questi due giorni sono considerati come uno solo».
72 ore di celebrazioni
I Giorni santi baha’i vanno dal tramonto a quello successivo. Quest’anno, la natività del Bab ha inizio al tramonto del 28 ottobre e termina al tramonto del 29, quando incomincia la natività di Baha’u’llah.
Nelle varie città, le celebrazioni durano in tutto 48 ore, o due giorni interi (dal tramonto del 28 ottobre a quello del 30). Ma a livello globale, il periodo totale dei due giorni santi dura 72 ore. Questo perché, se si considera tutto il mondo, il primo tramonto di ogni giorno sulla terra scende sulle Isole Line, appena ad occidente della linea internazionale del cambiamento della data nell’Oceano Pacifico, mentre l’ultimo tramonto cala sull’isola hawaiana di Kauai, che si trova subito ad oriente di quella linea.
La linea internazionale del cambiamento della data, una linea artificiale che delimita il cambiamento di un giorno del calendario in quello successivo, si estende da nord a sud. Ci vogliono tre rotazioni della terra, 72 ore, per coprire due tramonti nell’intero pianeta (vedi grafico).
Per seguire le celebrazioni in tutto il mondo
Le celebrazioni del bicentenario in tutto il pianeta aprono una finestra sulla diversità della famiglia umana e sulla sua essenziale unità.
Mentre la terra gira sul proprio asse e le celebrazioni hanno inizio nelle varie terre, il mondo può venire aggiornato con notizie sui festeggiamenti celebrati in alcuni luoghi specifici.
Il sito internazionale Bicentenary.Bahai.org, lanciato il mese scorso, incomincerà a trasmettere informazioni sulle celebrazioni del bicentenario partendo dal tramonto di lunedì a Kiribati, cioè alle 4:15 GMT. Il sito sarà regolarmente aggiornato con brevi trasmissioni sulle celebrazioni in oltre cento paesi
Attualmente, nel sito si trovano articoli sulla vita e sugli insegnamenti del Bab e di Baha’u’llah, una lettera speciale della Casa Universale di Giustizia sullo storico anniversario e L’Alba della luce, il documentario commissionato per il bicentenario.
Il sito web è disponibile in dieci lingue: arabo, cinese, francese, hindi, inglese, persiano, portoghese, russo, spagnolo e swahili.
Oltre al sito web, le seguenti piattaforme pubblicheranno reportage, foto e video sul bicentenario:
The Bahá’í World News Service: bwns.org
YouTube: youtube.com/thebahaifaith
Instagram: @twinbirthdays
Facebook: facebook.com/twinbirthdays
Per leggere l’articolo in inglese online o vedere altre foto, si vada a news.bahai.org .
IN OLTRE 200 LOCALITÀ ITALIANE, SI FESTEGGIA IL BICENTENARIO DELLA NASCITA DEL BÁB: L’ARALDO DELLA FEDE BAHÁ’Í
A duecento anni dalla Sua nascita, l'influenza, l’attualità e l’universalità del messaggio rivoluzionario del Báb, antesignano dei moderni diritti umani, ispirano i bahá'í di tutto il mondo a ricordarLo in una storica celebrazione.
Sparsi in oltre 300 località in Italia, migliaia di italiani si riconoscono nel messaggio trasformatore di Bahá'u'lláh, fondatore della Fede bahá’í, e traggono ispirazione da una delle due Figure Sacre della Fede bahá'í, il Báb. Il Báb (1819-1850), al secolo Siyyid 'Alí-Muhammad, nacque nella città di Shiraz da un mercante persiano. Bambino dotato di una conoscenza intuitiva ed innata che lasciava attoniti tutti quelli che Lo incontravano, il Báb una volta cresciuto, era conosciuto da tutti per la sua integrità ed onestà.
Nel 1844, quando era un giovane venticinquenne, Egli assunse il nome di Báb, un titolo arabo che significa “porta” e che indicava la Sua missione di Porta di Dio, che chiudeva un ciclo della storia dell’umanità e ne annunciava uno nuovo.
Il Báb introdusse il concetto di progressività delle religioni, secondo cui così come l'umanità ha vissuto una graduale evoluzione organica che ha implicato livelli sempre più complessi di sviluppo materiale, di unità tra i popoli e di progresso scientifico e sociale, così la Rivelazione di Dio all’uomo è stata progressiva e graduale, nei vari stadi dell'evoluzione della religione rappresentati dai grandi Educatori Divini, quali Cristo, Mosè, Mohammad, Zoroastro e Buddha per citarne alcuni. La misura della Rivelazione Divina in ogni età è stata adatta e proporzionata al grado del progresso sociale conseguito in quell'età da un'umanità in continua evoluzione.
Essendo giunta l’età di un rinnovamento spirituale e materiale, tanto atteso dai seguaci di tutte le religioni nel mondo, il Báb promulgò quindi leggi nuove e diverse rispetto a quelle dell’Islam che includevano le indicazioni riguardo alla preghiera, al digiuno e ad un nuovo calendario. Il Suo messaggio sconvolse con la rapidità di una meteora la Persia del XIX secolo e ispirò migliaia di uomini e donne, Suoi eroici seguaci, a compiere una rivoluzione senza precedenti negli assetti, nelle abitudini, nelle tradizioni e nei costumi della società persiana dell’epoca.
Egli affermò l’assoluta parità di uomini e donne, invocò un miglioramento della condizione dei poveri e annunciò che presto Dio avrebbe manifestato il Promesso di tutte le religioni per unificare i popoli del mondo. Un tale messaggio fu rivoluzionario nella Persia della metà del XIX secolo, periodo caratterizzato da una profonda e diffusa decadenza morale, e si diffuse velocemente suscitando fervore in tutte le classi sociali. In breve tempo l’eroica figura del Báb e i principi da Lui portati attrassero migliaia di uomini e donne e scatenarono campagne di aspre persecuzioni contro i seguaci del Báb, i babí, da parte delle autorità ecclesiastiche dell’epoca. Più di ventimila babí furono massacrati negli anni successivi alla dichiarazione, e il Báb stesso fu infine martirizzato nel 1850 a Tabriz.
La dispensazione del Báb, seppur breve, fu caratterizzata da atti di grande eroismo, e staccò in maniera netta con il passato, inaugurando l’avvento della dispensazione bahá’í. Per questo motivo il bicentenario della Sua nascita verrà celebrato dalle comunità bahá’í del mondo e da tutti coloro che, insieme ai bahá’í, si riconoscono nei principi del Báb e di Bahá’u’lláh.
La società in cui viviamo oggi, benché completamente diversa nell’aspetto, vive ancora molte delle difficoltà sociali che appartenevano alla società in cui il Báb visse e fu giustiziato. Per molti versi, l’oppressione e l’ingiustizia di quel tempo sembrano essere presenti tutt’oggi: anche se non viviamo più nell’analfabetismo, siamo bombardati continuamente da informazioni che rendono difficile comprendere la vera realtà del mondo che ci circonda e generano altre forme di ignoranza che ostacolano il pensiero critico. La tensione politica è onnipresente e si ripresenta nella vita sociale, mediatica e intellettuale sotto forma di polarizzazione del pensiero. Le crisi economiche sono ricorrenti e la mancanza di un’economia etica si manifesta sia in una fragilità del sistema finanziario globale sia in conseguenze disastrose per l’ambiente. Inoltre si sente più che mai la necessità di una vera parità tra donne e uomini.
Tutte queste difficoltà riflettono un bisogno impellente della nostra società: comprendere come affrontare i problemi che ci circondano. Gli insegnamenti sulla realtà dell’essere umano, portati quasi due secoli fa dal Báb, forniscono ancora oggi importanti spunti di riflessione per tutte le persone che sono alla ricerca di nuovi metodi per contribuire alla trasformazione collettiva della società.
Proprio per questo motivo, animati da quello che gli scritti bahá’í definiscono “altruistico spirito di servizio”, i bahá’í italiani, come i loro correligionari di tutto il mondo, lavorano per l’esecuzione di un progetto di trasformazione spirituale e sociale. Il loro impegno trova espressione in una grande varietà di azioni e attività, che essi svolgono sia da soli sia collaborando con persone di tutte le religioni e istituzioni che condividono questi ideali. Essi cercano di rafforzare i legami della famiglia (il primo tassello della società), si occupano dell’educazione spirituale di bambini e adolescenti, si impegnano per consolidare i legami sociali nei quartieri dove vivono promuovendo una cultura improntata alla devozione, al servizio e al dialogo che faciliti l’interazione con le minoranze, senza alcun senso di superiorità o di esclusivismo.
È possibile scoprire le attività che i bahá’í e i loro amici portano avanti in moltissime città italiane qui: http://bahai.it oppure contattando la comunità di … scrivendo a segreteria@bahai.it
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