Un tema su cui è intervenuta e a fortemente posto l'accento Anna Spadaro presidente del Club Soroptimist di Lipari illustrando il ruolo dell'associazione all’interno del territorio eoliano e più tardi l'assessore Tiziana De Luca, fautrice dell'evento.
Un irriverente Zeus fa da centro pulsante alle lamentele di Era e di alcune delle sue amanti storiche (da Leda a Io), col sobrio contorno di dei e semidei, ninfe e maschere a mezz'asta tra il passato classico e le manie viziose del presente.
Niehtsche e Schopenhauer avevano profondamente ragione quando, con le armi del loro pensiero filosofico, additavano l'Arte con la A-maiuscola di Amore, come via eletta contro la noia del vivere comune, come luce laddove il non capire sembra inesorabile chiusura al mondo.
Ieri sera, IL PICCOLO BORGO ANTICO ha voluto percorrere proprio una di queste "vie del sentire", offrendoci le perle ( mitologiche ed etiche) di AMORI E DISAMORI, fatica teatrale plasmata a quattro mani da Gianluca Veneroso e Claudia Di Pasquale.
Canzoni inedite e brani magistralmente "consegnati" al cuore dei presenti da Marco Manni, Salvatore Alleruzzo e Moira Biviano, hanno conferito un ulteriore valore alla pièce, sottolineandone i passaggi salienti.
Un irriverente Zeus fa da centro pulsante alle lamentele di Era e di alcune delle sue amanti storiche (da Leda a Io), col sobrio contorno di dei e semidei, ninfe e maschere a mezz'asta tra il passato classico e le manie viziose del presente.
Niehtsche e Schopenhauer avevano profondamente ragione quando, con le armi del loro pensiero filosofico, additavano l'Arte con la A-maiuscola di Amore, come via eletta contro la noia del vivere comune, come luce laddove il non capire sembra inesorabile chiusura al mondo.
Ieri sera, IL PICCOLO BORGO ANTICO ha voluto percorrere proprio una di queste "vie del sentire", offrendoci le perle ( mitologiche ed etiche) di AMORI E DISAMORI, fatica teatrale plasmata a quattro mani da Gianluca Veneroso e Claudia Di Pasquale.
Canzoni inedite e brani magistralmente "consegnati" al cuore dei presenti da Marco Manni, Salvatore Alleruzzo e Moira Biviano, hanno conferito un ulteriore valore alla pièce, sottolineandone i passaggi salienti.
La regista Tindara Falanga, reduce da premi e successi, riapre le porte del Palazzo dei Congressi in modo scoppiettante, sorprendendo i suoi fedelissimi conterranei con la sua infallibile creatività. Un grazie accorato a Claudia Di Pasquale e a Roberto Segullo che si sono resi disponibili per ampliare oltre l'antro di Eolo lo spettro delle partecipazioni artistiche all'interno della Compagnia.
Luana Spanò
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.