Condanne sostanzialmente confermate, con un lieve “sconto” di pena rispetto al primo grado, per due componenti della banda di rapinatori catanesi che, nell'agosto del 2018, assaltò a Lipari la filiale del Montepaschi, per poi finire dopo sole cinque ore nelle braccia dei carabinieri.
Si tratta di Francesco Nicotra, 27 anni, e Giuseppe Aiello, 57 anni, che sono stati difesi dagli avvocati Pietro Venuti e Vittorio La Torre. Ad Aiello i giudici d'appello hanno inflitto 6 anni e 4 mesi di reclusione oltre a 3.000 euro di multa (8 anni in primo grado), escludendo l'aggravante dell'uso dell'arma. Nei suoi confronti i giudici hanno anche annullato la dichiarazione di “abitualità al reato” e hanno revocato l'assegnazione ad una colonia agricola che era stata disposta in primo grado.
A Nicotra in appello hanno, invece, inflitto 4 anni e 10 mesi di reclusione più 1.600 euro di multa (5 anni in primo grado), escludendo l'aggravante dell'uso dell'arma e ritenendo la recidiva non infraquinquennale.
I due e un terzo complice già giudicato, armati di due pistole giocattolo ma prive di tappo rosso, con il volto parzialmente coperto dai berretti, misero a segno la rapina alla filiale del Montepaschi intorno alle tre del pomeriggio del 16 agosto 2018, riuscendo a portare via 16mila euro dalla cassa, più altri 7mila euro, sottratti ad un cliente che stava per effettuare un versamento.
I tre vennero bloccati a Canneto dove avevano cercato di eclissarsi, tentando di confondersi tra i tanti turisti presenti.
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