Sembra essere entrata in una fase di stanca l’attività effusiva dello Stromboli. I flussi lavici – come evidenzia l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo - sono, al momento, poco alimentati, non raggiungono più la linea di costa e si attestano a circa 400 metri sul livello del mare.
Dalle osservazioni sul terreno, del personale Ingv, risulta, inoltre, che sulla terrazza craterica del vulcano, continuano a verificarsi, dopo quello di stamattina che ha generato una imponente nube piroclastica, modesti crolli, dovuti, presumibilmente, all'erosione dei canali dei flussi lavici che si sovrapponevano.
Anche dalle parziali e discontinue immagini delle telecamere di sorveglianza, dovute soprattutto alle avverse condizioni meteo che in questo momento interessano Stromboli, si osserva che è diminuita l’alimentazione della colata.
L'ampiezza del tremore vulcanico si attesta su un livello medio-basso e si registrano occasionali segnali sismici, associabili, presumibilmente, a rotolamento di materiale vulcanico.
In giornata, dopo una riunione in videoconferenza con le istituzioni e i Centri di competenza interessati, il sindaco Riccardo Gullo, anche in considerazione dell’innalzamento del livello di allerta ad arancione, potrebbe decretare lo stop, momentaneo, all’attività escursionistica.
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