È recente la (re)introduzione nella nostra Costituzione del principio di insularità (art.119, comma 6), grazie ad un disegno di legge costituzionale di iniziativa popolare promosso dai cittadini sardi. Esso prevede che la Repubblica riconosca le peculiarità delle isole e si impegni a promuovere le misure idonee a rimuovere gli svantaggi derivanti dalla condizione insulare.
«In questo quadro, è stato istituito l’Osservatorio sull’Insularità – dichiara il Presidente dell’Eurispes, Prof. Gian Maria Fara – che si prefigge di raccogliere la documentazione utile a promuovere possibili modelli di sviluppo che possano contribuire a rilanciare la condizione insulare, consentendole di divenire, da penalizzazione, un’opportunità». L’Osservatorio si propone, inoltre, di studiare le best practices straniere al fine di consentire alle Istituzioni di intraprendere le azioni di rilancio e valorizzazione delle nostre isole. «L’idea è, dunque, – conclude Fara – quella di partecipare anche alla fase ascendente della normazione in materia, non solo commentare le cose fatte (o non fatte)».
L’Osservatorio sarà coordinato dal Prof. Aldo Berlinguer, Ordinario di Diritto comparato nell’Università di Cagliari e potrà contare sulla partecipazione di vari, autorevoli esperti in diverse discipline, tra cui il Prof. Salvo Andò, già Rettore e Ordinario di Diritto pubblico comparato nell’Università degli Studi di Enna “Kore”, Presidente ODIMED; il Prof. Gaetano Armao, Associato di Diritto amministrativo nell’Università di Palermo, Delegato del Rettore per l’Insularità; il Dott. Giampaolo Basoli, già Direttore generale del Ministero Infrastrutture e Trasporti; la Prof.ssa Carla Bassu, Ordinaria di Diritto pubblico comparato nell’Università di Sassari; l’Ing. Biagio Bisignani, Direttore dell’area Urbanistica e Gestione del Territorio del Comune di Catania; la Prof.ssa Giuliana Giuseppina Carboni, Ordinaria di Diritto pubblico comparato nell’università di Sassari; il Prof. Roberto Cellini, Ordinario di economia politica e Direttore del Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania; il Prof. Gianmario Demuro, Ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Cagliari; il Prof. Tommaso Edoardo Frosini, Ordinario di Diritto pubblico comparato e di Diritto costituzionale nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli; il Prof. Paolo La Greca, Ordinario di Tecnica e pianificazione urbanistica nell’Università degli Studi di Catania, Presidente del Centro Nazionale di Studi Urbanistici del Consiglio Nazionale degli Ingegneri; il Prof. Rosario Lanzafame, Ordinario di Sistemi per l’Energia e l’Ambiente nell’Università degli Studi di Catania; il Prof. Orazio Licciardello, Ordinario di Psicologia sociale nell’Università degli Studi di Catania; il Prof. Francesco Pigliaru, Ordinario di economia politica nell’Università di Cagliari; il Prof. Fabrizio Pilo, Ordinario di Sistemi elettrici per l’energia nell’Università di Cagliari e Prorettore delegato per il territorio e l’innovazione; il Dott. Antonio Pogliese, Dottore commercialista e Presidente del Centro di documentazione e ricerca sulla cultura dei Rischi, Catania.
Sono stati invitati a partecipare all’Osservatorio anche esponenti di alcune organizzazioni già attive sul tema dell’insularità, come il dott. Michele Cossa, Presidente della Commissione del Consiglio regionale della Sardegna sull’attuazione del Principio di insularità; il dott. Gianni Donigaglia, Presidente dell’Associazione nazionale sanitaria delle piccole isole; il prof. Luca Maria Foresi, associato di Paleontologia nell’Università di Siena, membro del Consiglio direttivo del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e Direttore del Museo delle Scienze Geologiche e Archeologiche dell’Isola di Pianosa; la prof.ssa Maria Antonietta Mongiu, Presidente del Comitato tecnico-scientifico sull’inserimento del principio di insularità in Costituzione, la Dott.ssa Gian Piera Usai, Segretaria generale ANCIM.
Altri esperti ed esponenti istituzionali che si occupano, a vario titolo, della materia sono stati invitati a partecipare o lo saranno a breve. L’Osservatorio resta, infatti, una realtà aperta ed inclusiva nella quale accogliere, con approccio interdisciplinare, esperienze, competenze e progettualità che possano meglio proteggere e valorizzare il nostro grande patrimonio insulare.
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