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sabato 25 ottobre 2025

Stanotte torna l'ora solare: Lancette indietro di un'ora


 

Eolie, al via il servizio di trasporto biomedicale con droni. L'Ansa del direttore Sarpi e l'articolo completo

Lipari, 25 ottobre (Ansa) Dopo la fase sperimentale e vari test, conclusi con esiti eccellenti, il servizio di trasporto biomedicale con droni è ora pronto a decollare.
Lo annuncia l'Azienda provinciale sanitaria di Messina: i droni consegneranno farmaci, sangue ed emocomponenti nelle zone più difficili da raggiungere, come le isole Eolie e le aree montane.
Il primo collegamento operativo sarà tra l'ospedale di Patti e quello di Lipari.
Il progetto, primo nel suo genere in Italia, nasce dal servizio di Immunoematologia e medicina trasfusionale dell'ospedale di Patti e rientra nel piano di innovazione tecnologica e di telemedicina promosso dal direttore generale Giuseppe Cuccì.
"Il trasporto è ufficialmente autorizzato dall'Enac - spiega Cuccì - e utilizza strumenti altamente sofisticati ma di semplice impiego".
Il cuore tecnologico del progetto è la 'Smart capsule', una capsula intelligente, completamente automatizzata e tracciabile all'interno della quale saranno depositati farmaci, sangue ed emocomponenti, che monitorerà, in tempo reale, temperatura, umidità, vibrazioni e integrità del contenuto, assicurando che gli emocomponenti viaggino nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e qualità. (ANSA)

  

ARTICOLO COMPLETO: 


Sono pronti a partire dall’Azienda Provinciale di Messina, più precisamente dal SIMT, Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (SIMT) dell’Ospedale di Patti, i droni che trasporteranno farmaci, sangue ed emocomponenti nei territori più difficili da raggiungere, come isole o zone montane. L’iniziativa, sperimentata per la prima volta in Italia, rientra nel più ampio piano di innovazione tecnologica e di telemedicina promosso dall’Azienda sanitaria e dal suo Direttore generale, Giuseppe Cuccì, che mira all’impiego delle nuove tecnologie per ridurre distanza fra la sanità e pazienti, e, più specificamente in questo caso, a ridurre le disuguaglianze di accesso ai servizi sanitari tra la costa e le isole. Coordinata dal Direttore del SIMT di Patti e Capo Dipartimento dei Servizi, Gaetano Crisà, e sviluppata dalla ABzero, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’idea nasce dall’esigenza di garantire la tempestiva disponibilità di emocomponenti per i pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie insulari.
Dopo una prima fase sperimentale, si è proceduto con i test, che hanno dato ottimi risultati. Collaudato a settembre, ora è pronto per partire.

“Il trasporto è ufficialmente autorizzato dall’ENAC - spiega in una nota il Dg Giuseppe Cuccì - e utilizza una serie di strumenti altamente sofisticati ma facilmente utilizzabili, che noi vorremo impiegare non solo in situazioni di emergenza ma anche ordinarie”. Mettendo a disposizione del servizio pubblico una tecnologia che accelererebbe tempi e riduzione di costi senza termini di paragone. “L’attivazione prossima del trasporto di sangue e farmaci con droni tra l’Ospedale di Patti e l’Ospedale di Lipari rappresenta un passo avanti concreto per la sanità delle Isole Eolie. Siamo soddisfatti perché, in un’area dove l’accessibilità dipende da collegamenti marittimi soggetti a meteo, orari e possibili sospensioni, i droni riducono sensibilmente i tempi di consegna e aumentano l’affidabilità del servizio. Questo progetto migliora la capacità di risposta nelle urgenze, tutela la sicurezza dei pazienti e integra in modo efficiente la logistica sanitaria esistente, nel pieno rispetto degli standard di sicurezza e delle norme vigenti.” Mai più isole senza medicine, dunque.

Ma come funziona? Dotati di capsule intelligenti (“Smart Capsule”), totalmente automatizzate e tracciabili che consentono il monitoraggio in tempo reale di temperatura, umidità, vibrazioni e integrità del contenuto, i droni riescono a trasportare il materiale sanitario garantendo il rispetto delle norme di sicurezza e qualità previste per gli emocomponenti e contemporaneamente consentendo un sensibile risparmio in termini di tempo e costi. Stando ai dati forniti dalla start up sviluppatrice, il sistema consente una riduzione dell’80% dei tempi di trasporto e una diminuzione dei costi diretti di oltre il 40% rispetto ai mezzi convenzionali. Basti pensare che la prima rotta sulla quale sono state condotte le prove di volo, la Patti – Vulcano – Lipari, lunga circa 37 chilometri, è stata percorsa in soli 27 minuti. Non è difficile immaginare quanto questo ausilio potrebbe essere rivoluzionario per il nostro Servizio sanitario nazionale.

“I risultati ottenuti a Patti rappresentano una prima assoluta nel panorama nazionale - spiega Gaetano Crisà - dimostrando che il trasporto biomedicale tramite droni è tecnicamente sicuro, economicamente sostenibile e clinicamente utile”. L’unico esperimento prima di questo “sorvolando però un centro abitato, è stato condotto a Londra, da un ospedale all’altro: 5 minuti di volo rispetto a un’ora e mezza su gomma”, prosegue. La differenza in termini di efficienza e soprattutto di vite salvate è impareggiabile”. Inoltre, “la piattaforma “Smart Capsule” potrà essere integrata anche su mezzi terrestri o elicotteri, creando un ecosistema logistico multimodale per l’intera rete sanitaria messinese”.

In sostanza, conclude Cuccì: “L’intento è trasformare la cultura del drone, che ora vediamo utilizzata come strumento di guerra e di morte, in strumento di pace, salute e solidarietà umana”

Tanti auguri di...

Buon compleanno a Filippo Sgroi, Angela Greco, Giuseppe Tripi, Filippo China, Doina Irimia, Anna Maria Saltalamacchia, Sandra Basile, Irene Briglia


Risse a Milazzo e Vulcano: emessi 9 "Daspo Willy". Nell'isola coinvolto anche il titolare di un ristorante

Il questore di Messina, Annino Gargano, quale Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, ha adottato 11 distinti provvedimenti di D.AC.UR., meglio noto come “Daspo Willy”, e 2 avvisi orali, dopo l’attività istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Messina, da cui sono emerse la pericolosità sociale nonché l’alta probabilità di reiterazione delle condotte da parte dei soggetti interessati.

I destinatari dei provvedimenti, infatti, secondo gli accertamenti svolti, avrebbero preso parte ad episodi caratterizzati da violenza ed assoluta noncuranza delle regole del vivere civile, costituendo concreto pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica. Più in particolare, i primi 5 “Daspo Willy” sono stati adottati nei confronti degli autori di una rissa tra più persone, avvenuta nello scorso mese di aprile all’esterno di un locale pubblico sito a Milazzo, nell’affollata area della movida cittadina, alla presenza di numerosi avventori, testimoni - loro malgrado - del deplorevole episodio. Le fasi della rissa sono state riprese dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona ed hanno consentito ai carabinieri della locale Compagnia di identificare i soggetti e di deferirli all’Autorità Giudiziaria. Successivamente, nei confronti degli stessi, il questore ha adottato i provvedimenti di Divieto di accesso e stazionamento nelle vicinanze dei locali della zona di via Pescheria e nelle strade limitrofe, per periodi compresi tra 1 anno e 1 anno e 6 mesi.

Situazione analoga ha avuto luogo, alla fine dello scorso mese di agosto, a Vulcano, dove una altrettanto violenta rissa ha visto protagonisti 4 soggetti, tutti destinatari di “Daspo Willy”. La rissa è scaturita da una discussione nata all’interno di un ristorante dell’isola, tra il titolare ed alcuni avventori, poi degenerata all’esterno del locale. In seguito a quanto accaduto, i protagonisti della rissa hanno riportato lesioni refertate con prognosi tra i 6 e i 30 giorni. A seguito dell’intervento dei carabinieri della locale stazione, i soggetti convolti nella rissa sono stati identificati e segnalati all’Autorità Giudiziaria. L’attenta istruttoria svolta dalla divisione anticrimine si è conclusa con l’adozione dei provvedimenti del Questore, che fanno divieto ai predetti di accedere ad alcuni pubblici esercizi situati nel Porto di Levante dell’isola di Vulcano, nonché di stazionare nelle immediate vicinanze, per il periodo di 1 anno. Il titolare del ristorante è stato, inoltre, formalmente diffidato dal Questore, rischiando - in caso di reiterazione delle condotte violente – la sospensione dell’attività di ristorazione ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S.

Beni culturali, ricostituita la commissione per le eredità immateriali.

Ricostituita la commissione per le eredità immateriali della Regione Siciliana, l'organismo dedicato alla catalogazione, alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale dell’Isola che gestisce il Registro delle eredità immateriali della Sicilia (Reis).
«Un lavoro di squadra fondato su ascolto e confronto, per dare vita a provvedimenti efficaci a tutela e promozione dell’identità siciliana - ha dichiarato l’assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato – . Ringrazio la precedente commissione grazie alla quale numerose istanze hanno trovato riscontro, a testimonianza dell’attenzione e della sensibilità dell’assessorato verso le esigenze del territorio e delle comunità locali. Alla nuova commissione auguro buon lavoro: avrà un’impostazione multidisciplinare, capace di coniugare conservazione e innovazione nei percorsi da intraprendere».
Della nuova commissione, che avrà la durata di tre anni, fanno parte Ettore Sessa (presidente), Maria Frisella (vicepresidente) e tre componenti: don Vito Impellizzeri (preside della Facoltà Teologica di Sicilia), Maddalena De Luca (dirigente dei Beni culturali) e Orietta Sorgi (dirigente in quiescenza). Fanno inoltre parte della commissione il segretario Paolo Valentini (funzionario del dipartimento Beni culturali) e Laura Cappugi, direttrice del Centro regionale per l’Inventario e la catalogazione.

Oggi, 25 ottobre : Santi Crisanto e Daria

Crisanto e Daria erano due nobili sposi romani ricchi di doti naturali e di ricchezze. Conosciuta la religione cristiana, il marito ebbe cura di istruire anche la sua sposa Daria e questa, abbracciata la fede cattolica, fu tutto zelo col marito per conquistare alla verità le matrone romane che aveva modo di avvicinare. 

Il loro zelo e la loro opera furono efficacissimi tra la moltitudine dei pagani, e le conversioni furono innumerevoli sia tra gli uomini per opera di Crisante, che fra le donne per opera della sua santa sposa Daria. 

Ma la loro opera non poteva restare nascosta in tempo di persecuzione, per cui essendone venuto a conoscenza il prefetto Cirino, furono fatti arrestare e dati in mano al tribuno Lisia perchè facesse loro rinnegare la fede ed in caso contrario li giustiziasse.

Arrestati dai soldati del prefetto, furono entrambi sottoposti ai tormenti. Ma la loro invitta costanza trionfò di ogni ostacolo. Incatenati mani e piedi e gettati in una tetra prigione, ebbero per miracolo spezzate le catene. Allora furono esposti ai cocenti raggi del sole immobilizzati in una pelle di bue: ma anche questo supplizio non li fiaccò, per cui trasportati di nuovo in carcere furono nuovamente stretti da catene. Però anche questa volta il Signore spezzò i loro ceppi, ed una luce vivissima illuminò il loro tetro carcere. Daria poi, tratta dalla prigione, fu condotta in un luogo di malavita : ma un leone mandato da Dio le si pose al fianco e la liberò da ogni offesa dei cattivi. 

Vedendo che nulla poteva rimuoverli dalla loro fede e dalla loro invitta costanza, il giudice li fece condurre in una arenaria di via Salaria, e quivi scavata una fossa vi furono immersi fino al capo e poi lapidati dalla turba dei fanatici pagani. In tal modo essi dettero a Gesù la loro suprema testimonianza di fedeltà e amore. 

I loro corpi, raccolti religiosamente dai fedeli, vennero custoditi come preziose reliquie e sepolti nelle catacombe in mezzo ai loro fratelli di fede. 

PRATICA. Siamo costanti nella nostra fede e pratichiamo fedelmente i nostri doveri religiosi. 

PREGHIERA. Ci assista, o Signore, la preghiera dei beati martiri Crisanto e Daria affinché sperimentiamo continuamente il pio soccorso di coloro che veneriamo con devoto ossequio. 

Buongiorno. Oggi è sabato 25 ottobre


 

venerdì 24 ottobre 2025

Accadde oggi...nel 1989


 

Maltempo alle Eolie, viaggia solo la nave. Situazione difficile nel borgo di Acquacalda a Lipari. L'Ansa del direttore Sarpi

LIPARI, Ottobre 24 ANSA - La prima mareggiata autunnale sta creando forti difficoltà nei collegamenti marittimi per le Eolie: fermi gli aliscafi, l'unico mezzo a viaggiare è la nave "Nerea" di Caronte &Tourist isole minori che ha collegato Milazzo con Vulcano- Lipari - Salina- Panarea - Stromboli e viceversa. 

  A terra la situazione più difficile si registra nel borgo liparese di Acquacalda  dove il lungomare e il borgo di San Gaetano sono finiti "sott'acqua". In attesa dei lavori di protezione dell'abitato. I marosi, sospinti dal vento di ovest - nord - ovest, stanno invadendo, a più riprese, la sede stradale, depositandovi sabbia e pietre, rendendo di conseguenza impossibile la normale circolazione sia veicolare che pedonale. (ANSA)

Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

A Stromboli un comitato per rivendicare l'autonomia. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 24 ottobre 2025

 

La spiaggia di Portinente è luogo della memoria (di Macrina Marilena Maffei)

La spiaggia di Portinente è innanzi tutto per gli abitanti dell’arcipelago eoliano e in particolare per quelli dell’isola di Lipari, un luogo della memoria. Memoria religiosa, culturale, sociale. Il senso e la storia della spiaggia di Portinente, infatti, strettamente coincidono con il culto di san Bartolomeo. Santo che è patrono e protettore delle sette isole eoliane. Come è risaputo, il corpo dell’apostolo navigando prodigiosamente dal Mediterraneo orientale  giunse nell’isola di Lipari approdando proprio nella spiaggia di Portinente, lo si legge ad esempio  nel Disegno historico della nobile e fidelissima Città di Lipari,  scritto nel 1694 dallo storico Pietro Campis, (nella trascrizione e cura di Giuseppe Iacolino del 1980). L’arrivo del santo che, secondo la data fissata da fonti chiesastiche locali avvenne il 13 febbraio del 264, conferisce a Portinente  una profonda valorazione simbolica che si mantiene nel corso del tempo. Dopo oltre un millennio, infatti, è sempre la spiaggia di Portinente il luogo prescelto per l’arrivo di  una preziosa reliquia del santo  donata dal Capitolo della Cattedrale di Venezia e portata nell’isola di Lipari  da una nave della Regia Marina il 22 agosto 1926. In un lunghissimo arco di tempo, la spiaggia si conferma pertanto quale  luogo che continua ad essere investito da  processi sociali tesi a riconoscerlo come una scenografia marinara  fortemente legata alla figura di San Bartolomeo.

E quanto sia profondo quel processo di costruzione di senso che connota la spiaggia di Portinente lo rivela anche il seguente episodio. Nel racconto di Teodoro Studita (759-826), l’arrivo di san Bartolomeo è atteso nell’isola di Lipari, essendo stato preceduto da un’annunciazione al vescovo Agatone, ma quando la cassa con le spoglie del santo sta per toccare terra essa divenne così pesante che gli uomini non riuscirono a tirarla a riva.  Di fronte  a quel corpo  che la forza degli uomini non poté trasportare si ricorse all’aiuto di caste vitelle. (Teodoro Studita, Oratio Encomiastica, in PG, XCIX, 799) solo  allora miracolosamente il santo si lasciò portare a riva. L’episodio compare anche nell’opera del Campis. Nella tradizione orale odierna il motivo del rifiuto del santo di arrivare a terra tirato dalle braccia degli uomini persiste, cambia invece l’immagine di chi trascinò la cassa a terra. Nella contemporaneità sono dei bambini a fare approdare quella cassa senza sforzo e fatica e non degli animali. Questa importante trasformazione è dovuta al fatto che le leggende, i miti, i racconti, l’immaginario come ogni altro elemento della cultura,  non sono immutabili nel tempo ma cambiano perdendo quei motivi  che nella comunità non sono più funzionali. Riporto di seguito qualche frammento dell’ampio repertorio dedicato al Santo da me raccolto durante i rilevamenti etnografici nell’isola di Lipari per mostrare come la forza evocativa della spiaggia di Portinente abbia portato sino a noi narrazioni nate in un passato remoto:

 - Quando arrivò  san Bartolomeo, […] arrivò a Lipari,  la cassa è a Portinente, […] non potevano tirarlo di nudda manera per quanto era pesante! Vanno sette carusi […] chiamano: “San Bartolomeo!”e San Bartolomeo se n’è salito a terra. Narratrice: Nunziata Pavone, nata nel 1901, operaia delle cave di pomice. Canneto (Lipari), 16 agosto 1983.

- [Il vescovo] ci diede quattro nastri [ai carusi] e  ce li fece attaccare alla cassa. E allora San Bartolo si fece bello leggero leggero leggero e i carusi lo pigliarono e lo portarono nella spiaggia. Narratore: Vartuluzzu Ruggiero, nato nel 1924, barbiere e musicista. Lipari, 31 agosto 1981.

- Quando è arrivata la cassa a Porto delle Genti […] [i bambini] hanno portato la cassa. Sembra un fatto strano ma mi dicevano che è perché i bambini  non hanno peccato […]. I bambini sono puri. Narratore: Bartolo Basile nato nel 1927, calzolaio. Lipari, 23 agosto 1995.

-  San Bartolo […] l’ammazzarono. […] e lo misero in  una cassa di piombo e questi pensavano che la cassa andasse a fondo […] invece galleggiò e venne ad approdare qua a Portinente che c’è un grosso scoglio, uno scoglio grosso! ché là restò che si chiama la cassa di San Bartolo.[…] Non ci voleva venire [San Bartolo]! No no! Pensarono di pigliare tanti picciriddi, tanti carusi. […] li misero là con delle corde che tiravano e così se ne venne. Che [San Bartolo] volle venire a terra sino alla spiaggia co’ i picciriddi. Narratrice: Caterina Vitaliano, nata nel 1906. Lipari, 23 agosto 1984.

  Concludendo, tali testimonianze narrative sono il risultato di una stratificazione di  antichi racconti e leggende che si sono accumulati intorno alla spiaggia di Portinente, connotandola come  un luogo della memoria. Un luogo quindi che va valorizzato e tutelato. Per quest’insieme di motivi alcuni anni fa Anna Siracusano ed io abbiamo presentato la richiesta alla Regione Siciliana. Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana per fare inserire la spiaggia di Portinente nel Registro dell’Eredità Immateriali – Libro degli Spazi simbolici.  La richiesta è stata accolta il 14 aprile 2016 e la spiaggia di Portinente è stata il primo  luogo delle isole Eolie ad essere inscritto in tale importante Registro. Questa la motivazione: «La Spiaggia di Portinente  ha un ruolo di grande pregnanza simbolica nella storia dell’isola di Lipari e tuttora costituisce un tassello ineludibile della sua identità». E ancora: «Un luogo che caratterizza in modo speciale l’identità eoliana». 

 

Presentazione “Eolie, paradisi da gustare”, il 25 ottobre al Parco “Maggiore La Rosa”

Domani, sabato 25 ottobre alle ore 17:30 presso l’Auditorium Parco Urbano “Maggiore La Rosa”, si terrà l’evento di presentazione del libro “Eolie, paradisi da gustare” della dott.ssa Matilde Crisafulli.

L’incontro si aprirà con i saluti istituzionali di Angelita PinoAssessora alla Cultura del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. A intervenire saranno la nostra caporedattrice Flaviana Gullìdocente e giornalistaGiulia Carmen Fasolo, editrice e l’autrice del libroMatilde Crisafulli.

La trama del libro

Un viaggio interiore e sensoriale, un atto d’amore che la dott.ssa Matilde Crisafulli ha voluto narrare in onore delle ‘sue’ isole, terre nate dal fuoco e nutrite dal sale. In queste pagine, i lettori e le lettrici non troveranno soltanto itinerari o ricette, ma i sapori e la vita stessa di quei luoghi. La vita che pulsa nei vicoli di Lipari, nei silenzi pietrosi di Alicudi, nelle esplosioni notturne di Stromboli, nei profumi erbacei e marini che si fondono tra fichi d’India e zuppiere fumanti, nelle mani nodose che impastano, arrostiscono, tramandano. C’è una geografia dell’anima, qui, che si snoda tra parole e ingredienti, tra ricordi e suoni, in un continuo rimando tra ciò che si vede e ciò che si sente, tra l’estetica e il gusto.

Fonte: Edizioni Smasher

Chi è Matilde Crisafulli

Matilde Crisafulli è nata a Messina nel 1963, vive a Barcellona Pozzo di Gotto. Dopo la maturità classica, si laurea in Farmacia e si specializza in Farmacognosia presso l’Università degli Studi di Messina. È docente del Corso di Educazione alimentare presso l’Università della Terza Età – di cui è anche consigliera – di Barcellona Pozzo di Gotto. Ha pubblicato diversi calendari da collezione tra cui “Il sapore degli aromi”, curando testi e ricette. Ha collaborato con 24live, curando la rubrica “Delizie e Sapori”, è stata vincitrice del concorso letterario nazionale bandito da Fofi Federfarma e Bayer ed è stata premiata con medaglia d’oro per merito culturale dall’Ordine dei Farmacisti di Messina.

E' deceduta Wanda Giunta, messa in suffragio lunedì a Lipari


 

Acquacalda: prima vera mareggiata autunnale e sono subito disagi. Cresce la rabbia degli abitanti

 Le foto sono di Mariella Greco




La Sicilia protagonista alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum

L’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana partecipa anche quest’anno alla Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum, in programma dal 30 ottobre al 2 novembre, giunta alla sua XXVII edizione. L’evento, tra i più prestigiosi del settore, rappresenta un punto di riferimento internazionale per la valorizzazione e la promozione del patrimonio archeologico e culturale.

«Essere presenti in questa vetrina - sottolinea l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato - rappresenta un’occasione strategica per promuovere, in un contesto internazionale, la straordinaria ricchezza culturale della nostra Isola. Ma non solo: significa valorizzare i nostri siti e parchi archeologici, assieme alle tante iniziative, agli eventi e ai progetti che mettiamo in campo per rendere la Sicilia sempre più attrattiva e competitiva sul piano culturale e turistico. La cultura è un volano di sviluppo e di identità e il governo Schifani continua a investire per farne un motore di crescita e di promozione nel mondo».

La Regione sarà presente con uno stand istituzionale che ospiterà le attività dei musei, delle soprintendenze e dei parchi archeologici dell’Isola. All’interno dello spazio espositivo sarà allestita un’area dedicata agli incontri e alle presentazioni promozionali dei singoli istituti regionali. Nel corso dei quattro giorni della manifestazione saranno illustrate le nuove modalità di fruizione del patrimonio archeologico, i laboratori e le visite a cantiere aperto, le rassegne, gli eventi e le mostre culturali in corso e in programmazione, insieme con una selezione di progetti innovativi curati dagli uffici periferici del dipartimento regionale dei Beni culturali.

Particolare attenzione sarà riservata alla Soprintendenza del Mare, che presenta una proposta all’avanguardia per la fruizione degli itinerari culturali sommersi della Sicilia. Visitando la “Stanza del mare” i visitatori potranno vivere un’esperienza immersiva nei fondali di Pantelleria, Ustica e Acitrezza, attraverso visori "Oculus" e immagini spettacolari realizzate in tecnologia 3D 360°. Il percorso sarà arricchito dai suoni del mare e dalla narrazione di un subacqueo che guiderà il pubblico alla scoperta dei siti archeologici e dei reperti custoditi nelle profondità marine.

Tanti auguri di...

Buon compleanno a Raffaele De Carlo, Rita Zaia, Bartolo Lauria, Silvia Vitagliano, Andrea Buscema Imbruglia, Antonio Bianchi, Serena Portelli, Carlos Diaz, Remo Giordano, Gennaro Rago, Eloisa Galletta, Isabella Scorsone



Lettera aperta del Circolo Fratelli d’Italia Isole Eolie a sostegno dell’autonomia di Stromboli

Ai cittadini di Stromboli,

Il Circolo Territoriale di Fratelli d’Italia Isole Eolie esprime il proprio convinto sostegno alla vostra richiesta di autonomia amministrativa dal Comune di Lipari. Riteniamo che ogni comunità debba avere il diritto di autodeterminarsi, di gestire le proprie risorse e di decidere il proprio futuro in base alle specificità territoriali, sociali ed economiche che la caratterizzano.

Stromboli è un’isola unica, con esigenze e dinamiche che non possono essere comprese né affrontate adeguatamente da un’amministrazione distante e spesso poco presente. Le recenti vicende sono solo l’ultimo esempio di una gestione che non tiene conto delle reali necessità degli strombolani.

Crediamo che un’amministrazione autonoma possa garantire maggiore efficienza, equità e trasparenza. Può essere lo strumento per valorizzare il patrimonio naturale e culturale dell’isola, per tutelare l’ambiente e per promuovere un turismo sostenibile e rispettoso della comunità.

Fratelli d’Italia Isole Eolie sarà al vostro fianco in questo percorso,  affinché la vostra voce venga ascoltata nei luoghi decisionali. L’autonomia non è divisione, ma responsabilità. È il primo passo verso una gestione più giusta e partecipata.

Il coordinatore comunale

Gianluca Giuffrè

Circolo Territoriale Fratelli d’Italia  Ivaldi/Servello – Isole Eolie

Torna lo Stromboli, subito derby a Malfa. L'articolo dalla Gazzetta del sud del 23 ottobre 2025


 

Oggi, 24 ottobre: Sant'Antonio Maria Claret

Era il 24 dicembre 1807. Nel piccolo paese di Sallent (Barcellona) veniva alla luce Antonio M. Claret.

Ottimi genitori i suoi: onesti, laboriosi, fiduciosi nella Provvidenza Divina. Se la radice era sana, il frutto fu squisito. Antonio si distinse presto per la devozione alla Vergine e all'Eucarestia. Spesso con la sorella si recava nel vicino Santuario e recitava devotamente il S. Rosario. Maria gradiva quest'omaggio. Si dice infatti che fu salvato dalla Vergine mentre i flutti del mare stavano per inghiottirlo.

Le buone doti d'animo coltivate per mezzo di una accurata educazione familiare maturarono in lui la vocazione al sacerdozio. Con una volontà tenace e costante seppe superare gli ostacoli. Tra un'occupazione e l'altra trovava il tempo per applicarsi agli studi del latino. Ebbe la consolazione di trovarsi molto presto libero dal mestiere di operaio tessile e così poter prepararsi al sacerdozio.

Il 13 giugno 1835 saliva l'altare per celebrare la Prima Messa. Mosse i suoi primi passi di levita nella natia Parrocchia di Sallent, ove, dopo brevissimo tempo, venne proposto come Vicario ed Economo Spirituale. Qui concepì il desiderio di fondare una nuova Congregazione i cui membri si spargessero per il mondo a portare la buona novella. Ma le ristrettezze finanziarie, in seguito alla guerra civile, non permisero al Claret l'attuazione del suo disegno.

Solo più tardi potrà dare inizio alla nuova Congregazione dei Missionari, Figli dell'Immacolato Cuore di Maria. In quest'opera egli profuse il suo grande cuore. Fu padre, maestro e sapiente guida a quanti venivano a mettersi sotto il vessillo del Cuore Immacolato di Maria.

Fu pure grande apostolo della penna e della stampa. Di lui dobbiamo citare, oltre i numerosi volumetti di devozione e di dottrina cristiana utili per tutti, i vari opuscoletti intorno alla Madonna, per i quali la Vergine gli espresse personalmente la sua gratitudine. Nel 1848 fondò in Barcellona una tipografia che stampò tra l'altro 50 edizioni in catalano e 69 in spagnolo (tutte di 10 o di 15 mila copie) della « Via retta e sicura per andare al cielo », prezioso libro di pietà scritto dal Santo. Sono circa 120 i libri ed opuscoli, che diede alla luce, dei quali sono stati stampati oltre 7.715.800 volumi, senza tener conto delle altre 160 edizioni fatte a Cuba, a Madrid e altrove.

Nominato Arcivescovo di Cuba, continuò a esercitare l'apostolato della stampa e si applicò con zelo intrepido ad arginare il dilagare continuo dell'immoralità. Operò con grande fermezza, con tanta carità, ma soprattutto con un profondo amore alla Vergine, per la cui protezione sfuggì a numerosi attentati organizzati dalla massoneria.

Nel 1857 lasciò Cuba per rientrare a Madrid come confessore della Regina di Spagna, continuando ad esercitare l'apostolato della predicazione in favore di ogni categoria di persone. I massoni non cessarono di perseguitarlo e calunniarlo nei modi più infamanti. Neppure sul letto di morte lo lasciarono in pace.

PRATICA. «...ma colui che osserverà i miei comandamenti ed avrà insegnato ad osservarli, sarà chiamato grande nel regno dei cieli». 

PREGHIERA. Difendeteci, o Signore, da ogni errore e dalle massime corrotte del mondo. Concedeteci di essere per il mondo luce che illumina e sale che risana, anziché venire avvolti dalle sue tenebre e trascinati dai suoi vizi .


Buongiorno. Oggi è venerdì 24 ottobre 2025


 

giovedì 23 ottobre 2025

Autorità portuale dello Stretto : L'avvocato Rizzo da commissario a presidente

L'avvocato Francesco Francesco Rizzo confermato alla guida dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto. Con la firma dei decreti da parte del Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto entra in una nuova fase. 
La nomina di Francesco Rizzo da commissario a presidente, segna infatti un passaggio decisivo per la piena operatività di un ente strategico che gestisce i porti di Messina, Milazzo, Tremestieri, Villa San Giovanni, Reggio Calabria e Saline.

L’AdSP dello Stretto rappresenta un nodo vitale per la mobilità di persone e merci tra la Sicilia e la Calabria, nonché un punto chiave dell’intero sistema logistico e marittimo nazionale. Il neo presidente avrà il compito di guidare un’area complessa e ad alto potenziale, dove ogni decisione incide direttamente sulla continuità territoriale, sull’efficienza dei collegamenti e sullo sviluppo economico del Mezzogiorno.

Accadde oggi...nel 1907



Memorial "Saglimbeni" al Freeland. In corso anche il torneo adulti (foto e video)



 



Lipari, interventi sui parcheggi pubblici. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 23 ottobre 2025


 

I ringraziamenti della famiglia Acquaro


 

Calcio a 5, serie D: Al via Lipari calcio e Ludica Lipari. Derby il 29 novembre

 Saranno sette le formazioni al via del campionato di serie D di calcio a 5. In campo anche le nostre Lipari calcio e Ludica Lipari che si affronteranno il 29 novembre per il derby d'andata; il 14 febbraio per il derby di ritorno



"P𝐨𝐥𝐞𝐦𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐭𝐞𝐫𝐢𝐥𝐢, 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐩𝐨𝐜𝐨 𝐢𝐦𝐩𝐚𝐭𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 e 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐢" (di Gianni Iacolino, assessore)

 Quando in una comunità si dà priorità a questioni secondarie — magari eventi di facciata, polemiche sterili o interventi poco impattanti — a scapito di progetti fondamentali come la costruzione di un asilo nido, si rischia di perdere di vista il vero senso della politica e dell’amministrazione pubblica: il benessere collettivo. 

 Un asilo nido non è solo un edificio bello, luminoso, ampio, attrezzato: è da considerarsi , a pieno titolo,  un investimento nel futuro. Significa sostenere le famiglie, in particolare quelle con entrambi i genitori lavoratori. Significa anche - promuovere l’uguaglianza sociale, offrendo a tutti i bambini un punto di partenza comune,  creare posti di lavoro qualificati nel settore educativo,  rafforzare il tessuto sociale, rendendo la comunità più coesa e solidale.

 Leggevo stamani gli ultimi  drammatici dati sul calo delle nascite in Italia e mi sono reso conto di come la scelta fatta sin da subito dalla nostra Amministrazione di  investire nell'asilo nido non sia stata solo lungimirante e coraggiosa, ma anche una necessità.  In Italia ed anche nel nostro Comune le nascite continuano a calare significativamente.

 Secondo i dati ISTAT più recenti, nei primi sette mesi del 2025 sono nati appena 198.000 bambini, con una flessione del 6,2% rispetto al 2024. Il tasso di fecondità è sceso a 1,13 figli per donna, il minimo storico. Questo non è solo un dato demografico: è un segnale d’allarme per il futuro del nostro Paese.

La carenza cronica di asili nido è una delle cause principali di questo declino. Dove i servizi educativi per la prima infanzia sono stati potenziati, le nascite sono aumentate fino all’8,6%. Le famiglie , infatti, hanno bisogno di sentirsi sostenute, non ostacolate. Un asilo nido non è solo un luogo di assistenza e di educazione : è un messaggio di fiducia verso chi vuole costruire una famiglia.

 Eppure, troppo spesso si dà priorità a questioni secondarie, dimenticando che la costruzione di un asilo nido è una delle più significative realizzazioni per una comunità. È un investimento che genera valore sociale, economico e umano.

 In questo contesto, è positivo che l’amministrazione comunale abbia avviato anche il programma per la costituzione di una casa di riposo  per anziani. È un segnale di attenzione verso una fascia di popolazione spesso trascurata. Ma non possiamo dimenticare che senza nuove generazioni, anche i servizi per gli anziani rischiano di diventare insostenibili. Serve una visione integrata: prendersi cura degli anziani e allo stesso tempo creare le condizioni per accogliere i bambini.

 Una comunità sana è quella che si prende cura di tutte le età. Costruire un asilo nido e una casa per anziani non sono progetti in competizione: sono due pilastri di una società che guarda al futuro con responsabilità.

 Riflettiamoci insieme. E chiediamoci: qual'è il domani che vogliamo?  Lipari deve ripartire dai servizi per le persone.

Per anni, tante mamme di Lipari hanno dovuto rinunciare al lavoro  - lo si vede soprattutto d'estate -  o affrontare enormi difficoltà per conciliare famiglia e professione. La mancanza di un asilo nido pubblico ha pesato sulle scelte di vita di molte donne, limitando l’autonomia e la possibilità di costruire un futuro sull’isola.

Questa carenza ha avuto conseguenze profonde: il calo delle nascite è un segnale evidente di un territorio che, per troppo tempo, non ha offerto le condizioni necessarie per crescere una famiglia con serenità. Quando mancano i servizi, cresce l’incertezza. E quando cresce l’incertezza, si rinuncia a mettere radici.

Ma molte cose stanno cambiando. La consegna dei lavori per il nuovo asilo nido pubblico è una svolta concreta, un segnale di attenzione verso le famiglie, le donne, i bambini. Un investimento che guarda al futuro e che restituisce fiducia.

 L’attuale amministrazione ha dimostrato una sensibilità sociale che va oltre: è in programma la costruzione di una casa per gli anziani, un luogo sicuro e dignitoso per chi ha costruito la storia di Lipari, della nostra comunità galleggiante sul mare e merita di viverla con serenità.

 Dall’infanzia alla terza età, Lipari deve riscoprire il valore della comunità. Servizi, cura, attenzione: è così che si costruisce un’isola dove vivere non è una sfida, ma una scelta d’amore.

È importante sottolineare come troppo spesso l’opinione pubblica venga manipolata ad arte, distratta da argomenti banali e polemiche costruite ad hoc, mentre si ignora il valore concreto di realizzazioni fondamentali per il benessere collettivo, come un asilo nido o una casa per anziani. Queste strutture non solo rispondono a bisogni reali, ma rappresentano investimenti nel futuro e nella dignità delle persone. Dovremmo imparare a dare il giusto peso a ciò che migliora davvero la vita quotidiana, anziché lasciarci sviare da ciò che fa rumore ma non porta valore. 

Lipari: I 5 consigieri d'opposizione: "Il bilancio comunale e la verità nascosta dietro i numeri".

COMUNICATO - Ancora una volta il Sindaco e la sua maggioranza, mentre annunciano l’avvio di lavori in gran parte finanziati grazie ai fondi PNRR richiesti dalla precedente Amministrazione (a memoria di qualche sbadato Amministratore), cercano di spostare l’attenzione, accusando l’opposizione – in vari comunicati – di aver voluto impedire l’approvazione del bilancio per bloccare le opere pubbliche e altre iniziative. Una narrazione comoda, ma falsa. Una vera e propria pulcinellata.

La verità, che il Sindaco si guarda bene dal dire ai cittadini, è che l’approvazione di questo bilancio, “dubbio” nella sua veridicità – come evidenziato dalla pesante relazione dei Revisori dei Conti, già trasmessa alla Procura della Corte dei Conti – è avvenuta a costo di aumenti tariffari insostenibili per la popolazione:

* +40% sulla TARI (tassa sui rifiuti)

* +20% sulle tariffe idriche

È questo il prezzo che i cittadini di Lipari stanno pagando per far quadrare conti che, tra l’altro, temiamo potrebbero non essere affatto veritieri.

Noi consiglieri di minoranza siamo stati i primi, più volte, a sollecitare l’Amministrazione a portare in Consiglio il bilancio, dopo due anni di colpevole latitanza amministrativa.

Ma il bilancio doveva arrivare con tutte le garanzie di legge e con i pareri positivi. Così non è stato. Tutt’altro!

Ecco perché questo bilancio rischia di trasformarsi in un boomerang:

se dovesse emergere un falso in bilancio o una rappresentazione non veritiera dei conti, le conseguenze per il Comune sarebbero catastrofiche, sia sotto il profilo finanziario che sotto quello d’immagine.

Ecco cosa scrivevano i revisori a conclusione della loro relazione:

“Il Collegio, data la gravità nella formazione del Bilancio, chiede che tutti gli atti inerenti l’istruttoria di formazione del documento e la presente relazione vengano inviati all'ARERA ed alla Procura della Corte dei Conti competente”.

E ancora ci domandiamo perché la minoranza non voleva approvare questo bilancio????

Il tempo è galantuomo e, prima o poi, i nodi – in questo caso i debiti milionari che erediteremo – verranno al pettine.

Tra i punti più gravi segnaliamo la mancata previsione in bilancio di oltre 1,4 milioni di euro dovuti alla Regione Siciliana per la gestione e la manutenzione dell’impianto di depurazione di Lipari. Un debito certo, liquido ed esigibile, già accertato con decreto regionale, che non poteva – né doveva – essere ignorato. Se ciò dovesse essere confermato, significherebbe creare debiti fuori bilancio milionari che inevitabilmente graveranno sulle future amministrazioni e sui cittadini.

A ciò si aggiunge un rischio concreto: i probabili ricorsi delle grandi utenze contro gli aumenti delle tariffe TARI e idriche, che potrebbero generare un buco nei conti comunali dovuto allo squilibrio tra entrate e uscite. Per non parlare delle piccole utenze, soffocate sempre di più da una tassazione che potremmo definire “bolscevica”.

Il Sindaco, invece di farfugliare di presunte “combutte” per non approvare il bilancio, dovrebbe fare ciò che la legge impone: trasmettere immediatamente tutta la documentazione richiesta dai Revisori, dal Presidente del Consiglio Comunale e dai sottoscritti e consentire ai consiglieri di esercitare il loro diritto di controllo e di verifica nel più breve tempo possibile.

Solo così si potranno svelare gli altarini nascosti dietro questo documento contabile, che già oggi presenta troppe ombre e poche certezze.

Ma, del resto, da un’Amministrazione che ha gestito la vicenda ASMEL e i concorsi pubblici con modalità tutt’altro che condivisibili, non ci si può aspettare molto in termini di chiarezza e correttezza amministrativa.

Noi continueremo a vigilare, a denunciare e a difendere l’interesse pubblico, perché la verità nei conti e la trasparenza amministrativa non sono un fastidio, ma un dovere verso i cittadini di Lipari e delle Eolie.

I Consiglieri Comunali

Gaetano Orto, Cristina Dante, Adolfo Sabatini, Raffaele Rifici, Giorgia Santamaria

Federalberghi Isole Minori: “La consultazione con gli stakeholder non può esaurirsi in una riunione convocata con meno di 24 ore di preavviso”

 Le associazioni delle Isole Minori Siciliane, rappresentate da Federalberghi Isole Minori della Sicilia, hanno trasmesso una nuova nota all’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, al Presidente della Regione Siciliana, all’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ribadendo la necessità di una consultazione reale, trasparente e partecipata in vista della definizione dei nuovi bandi per i collegamenti marittimi tra le isole minori siciliane e la terraferma.

Il documento richiama le numerose istanze più volte rappresentate negli anni, chiedendo che vengano finalmente considerate nella stesura dei nuovi contratti di servizio: il potenziamento dei collegamenti e il ripristino dei tagli sulle tratte statali; l’uniformazione delle tariffe con quelle regionali; l’impiego di mezzi adeguati; l’introduzione di abbonamenti adeguati alle esigenze locali e riduzioni per motivi sanitari, scolastici e per i trasporti commerciali essenziali, al fine di contenere il costo della vita sulle isole.

La nota evidenzia inoltre come l’incontro del 30 settembre scorso, convocato con meno di 24 ore di preavviso, abbia di fatto impedito la piena partecipazione dei Sindaci e delle rappresentanze delle categorie produttive, rendendo impossibile un confronto approfondito sulle questioni di merito.

“Le isole non possono essere ascoltate per dovere di forma – dichiara Christian Del Bono, Presidente di Federalberghi Isole Minori – ma per contribuire in modo costruttivo a decisioni che incidono direttamente sull’economia locale e sulla vita dei residenti che vivono quotidianamente le conseguenze di collegamenti insufficienti e di politiche tariffarie penalizzanti.”

Federalberghi sottolinea che la definizione dei nuovi contratti di servizio deve avvenire nel pieno rispetto della Delibera ART n. 22/2019, che impone al soggetto competente di condurre un’analisi preliminare dei fabbisogni e di condividerne i risultati con gli stakeholder prima dell’avvio della gara. Tale documentazione, ad oggi, non è stata resa disponibile.

La richiesta avanzata alla Regione e al Dipartimento delle Infrastrutture è quindi duplice: rendere pubblica la documentazione preliminare prevista dalla normativa; convocare con urgenza un tavolo tecnico strutturato che consenta alle amministrazioni locali e alle associazioni di categoria di formulare osservazioni basate su dati concreti.

Federalberghi ribadisce infine che l’efficienza e la regolarità dei collegamenti marittimi rappresentano un presupposto essenziale per contrastare lo spopolamento, garantire la coesione territoriale e tutelare i diritti costituzionali dei cittadini delle isole minori.

Tanti auguri di...

Buon compleanno a Lillo Manganaro, Leonardo Nardi Utano, Ciccio Mazzeo, Fiona Belletti, Mariana Oancea, Vincenzo Sciacchitano 


Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Il 26 ottobre a Lipari "Festa di inizio anno catechistico"


 

La "Pagina culturale": Il Chiostro normanno di Lipari

Il Chiostro Normanno di Lipari, noto anche come Chiostro di San Bartolomeo, è un monumento storico di eccezionale importanza, situato all'interno del complesso del Castello, adiacente alla Concattedrale di San Bartolomeo.

È considerato uno dei pochi e più antichi esempi di chiostro normanno in Sicilia.

Storia e Scoperta

  • Origine: La sua costruzione risale al periodo della dominazione normanna, intorno al 1131, per volontà di Ruggero II d'Altavilla. Faceva parte del primo Monastero Benedettino eretto in Sicilia dopo l'espulsione degli Arabi.

  • Struttura: Originariamente, il chiostro era composto da quattro ambulacri. Nel corso dei secoli e a causa delle successive ricostruzioni della Cattedrale in stile Barocco (in particolare dopo il Sacco del 1544), una parte della struttura fu inglobata o distrutta.

  • Riscoperta: Il chiostro fu riportato alla luce solo di recente, nel 1978, durante gli scavi condotti dal celebre archeologo Luigi Bernabò Brea. Oggi sono visibili e conservati i resti di tre dei quattro lati originali.

Caratteristiche Architettoniche

La bellezza del chiostro risiede soprattutto nei suoi elementi scultorei, che testimoniano l'arte medievale siciliana del XII secolo:

  • Capitelli Decorati: Le colonne sono sormontate da capitelli di notevole pregio, decorati da maestranze locali calabro-sicule con forti influenze della tradizione bizantina. I soggetti sono vari e affascinanti:

    • Figure di animali fantastici e mostruosi.

    • Animali reali, come colombe che beccano datteri o che bevono da calici.

    • Motivi vegetali stilizzati (fiori e frutti).

  • Stile Latino-Normanno: Rappresenta una delle prime manifestazioni del nascente stile architettonico normanno nell'isola.

Oggi, il Chiostro Normanno è parte integrante del Parco Archeologico delle Eolie (Museo "Luigi Bernabò Brea") e viene spesso studiato in convegni internazionali per il suo ruolo chiave nell'architettura medievale del Mediterraneo.

Oggi, 23 ottobre: San Giovanni da Capestrano

Coloro i quali dicono che i sacerdoti, i religiosi e le suore sono gente inutile, hanno in questo Santo una solenne smentita. Giovanni da Capistrano fu prete, religioso, apostolo, guerriero e accorto diplomatico: suo nome merita di stare accanto a quello dei più gran di uomini della storia.

Nacque a Capistrano in Abruzzo. Fece suoi studi a Perugia, ove fece tali progressi specialmente nel diritto, che Ladislao, re di Napoli, gli affidò il governo di parecchie città del suo regno. Mentre il Santo si sforzava di apportare la pace tra le fazioni, fu preso egli stesso e legato. Liberato insperatamente, entrò nei Minori Francescani, ove fu discepolo di san Bernardino da Siena, dal quale apprese specialmente l'amore al nome di Gesù e alla Vergine SS., amore e culto che poi propagò grandemente. Ricusato per umiltà il vescovado di Aquila, si diede alla riforma dei costumi, coll'esempio e cogli scritti. 

Percorse quasi tutta l'Italia, predicando e conducendo innumerevoli anime a Dio. Da Papa Martino V fu creato inquisitore per l'estinzione della setta dei Fraticelli. Nicolò V lo creò inquisitore generale d'Italia contro gli Ebrei e i Saraceni. Nel Concilio Fiorentino ricondusse alla Chiesa Romana gli Armeni. Ad istanza dell'imperatore Federico III, fu mandato come nunzio in Germania, per convertire gli eretici e pacificare i principi. In sei anni di ministero in quelle regioni, coll'esempio e colla parola confermata da Dio anche per mezzo dei miracoli, condusse a Dio innumerevoli Ussiti, Adamiti, Taboriti ed Ebrei. 

Ricevuta da Papa Callisto III la missione di predicare una crociata contro i Turchi, in breve tempo radunò 70 mila guerrieri cristiani, che spinti dalla sua infuocata parola e guidati dal prode Uniade, riportarono la strepitosa vittoria di Belgrado, in cui dei 150 mila Turchi, gran parte rimase uccisa e parte si salvò con la fuga. 

L'annunzio di questa vittoria giunse a Roma il 6 agosto, e papa Callisto III, a perpetuare la memoria di questo giorno, istituì la festa della Trasfigurazione di nostro Signor Gesù Cristo. 

Il nostro Santo ormai aveva compiuta la sua giornata: colto da grave malattia, e trasportato a Willech fu visitato da molti prìncipi: tutti furono esortati a conservare la giustizia e a difendere la religione. 

Rese la sua bell'anima a Dio nel 1456. Nel 1690 Alessandro VIII lo annoverò tra i Santi e Leone XIII ne estese la festa a tutto l'orbe cattolico. 

PRATICA. Saremo utili alla Chiesa e alla società, se adempiremo bene i doveri del nostro stato. 

PREGHIERA. Dio, che per il beato Giovanni hai fatto trionfare, in virtù del santissimo nome di Gesù, i tuoi fedeli sui nemici della croce, deh! fa' che, superate, per sua intercessione, le insidie degli spirituali nemici, meritiamo di ricevere da te la corona di giustizia. 

Buongiorno. Oggi è giovedì 23 ottobre


 

mercoledì 22 ottobre 2025

Accadde oggi...nel 2005


 

"Quattro gocce di pioggia" e Ginostra è di nuovo in ginocchio




Scrive Gianluca Giuffre'"In tarda mattinata sono bastati poco più di dieci minuti di pioggia, neanche molto intensa, per riportare la minuscola frazione di Ginostra ai disagi vissuti lo scorso inverno. Fango e detriti alluvionali hanno invaso alcune stradine per poi riversarsi violentemente in mare. Risultano parzialmente impraticabili tratti della via San Vincenzo e della stradina che conduce all’approdo. Inoltre, lo storico scalo del Pertuso si ritrova nuovamente ostruito dal fango. Ad esondare il Torrente Mastro Giovanni e i torrenti Serro Lazzaro e Mancuso"