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martedì 12 ottobre 2010

Lipari&Porto :Scoperto l’uovo di Colombo! (di Aldo Natoli)

(Aldo Natoli) Come è ben noto in questi giorni nel tratto della banchina di Sottomonastero dove abitualmente attraccavano le navi è stato vietato l’ormeggio dalla Capitaneria di Porto. Finalmente è stato accertato quello che gli esperi locali, o meglio “i soloni” da tempo evidenziano in tutte le riunioni, ovvero che la banchina di Sottomonastero, a causa del violento gettito di mare causato dal movimento delle eliche delle navi, sia in arrivo che in partenza, e della mancata manutenzione (qualcuno ricorderà quando ogni anno arrivava il palombaro con il pontone per effettuare la normale manutenzione) presenta degli svuotamenti nella parte sottostante e quindi può essere interessata da gravi cedimenti. E’ bastata una giornata di scirocco per impedire alla nave di raggiungere Lipari e pernottare. E di questi mancati viaggi ne sommeremo moltissimi durante l’imminente stagione invernale perché non potendo disporre di tutti gli ormeggi a terra, ed in particolare di quello su Punta Scaliddi, la nave deve affidarsi durante la sosta esclusivamente all’ancoraggio. In queste condizioni è ovvio che nessun Comandante si sente tranquillo a trascorrere la notte attraccato alla banchina. Ma ecco che arriva dal Genio Civile delle Opere Marittime di Palermo la soluzione salomonica, ovvero la scoperta dell’uovo di Colombo. Per ovviare al problema del dissesto anziché effettuare i necessari lavori di consolidamento vengono utilizzati i famosi cinque cassoni, la cui collocazione ha sollevato tante polemiche. Affiancandoli al tratto di banchina interessata faranno da sbarramento al giungere violento dei marosi, con il risultato che perdiamo la possibilità di utilizzare i cinque cassoni per migliorare l’attracco degli aliscafi, come suggerito dai nostri esperti, e ci teniamo la banchina vuota con i dissesti. Complimenti!!!

Spero che l’Amministrazione Comunale non continui a sonnecchiare su questo importante problema ed impedisca questo travaso di “pani”, pardon di “cassoni”, per soddisfare futuri progetti e pretese. Che faccia sentire la sua autorevole voce per ottenere che la parte danneggiata del molo venga opportunamente e prontamente ristrutturata, e che i cinque cassoni vengano collocati dove è stato ripetutamente chiesto. Altrimenti oltre al danno anche la beffa.

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