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giovedì 30 dicembre 2010

LIPARI&DEPURATORE. LETTERA APERTA AL MINISTRO DELL’AMBIENTE ON. STEFANIA PRESTIGIACOMO di Aldo Natoli

(Aldo Natoli) Sono certo che nel conferire incarico di Commissario Delegato al Dott. Luigi Pelaggi, del quale abbiamo appreso le capacità dal programma Reporter trasmesso da Rai 3, la S.S. abbia voluto privilegiare la Sua determinazione e la Sua particolare considerazione per l’Ambiente. Sono altrettanto certo che  la S.S. non gli abbia conferito carta bianca per operare in dispregio del paesaggio e delle leggi della Repubblica della quale un Ministro è uno dei massimi rappresentanti. Orbene il Comune di Lipari si è dotato di un Piano Regolatore Generale, vanto dell’attuale Primo Cittadino, che individua le aree destinate alla collocazione dei vari servizi. Nel caso specifico il depuratore è stato ubicato nella zona di Monterosa unitamente al dissalatore ed alla  centrale elettrica. E per tale destinazione sono stati spesi già dal Comune di Lipari diversi soldini. Ma guarda caso il Dott.  Pelaggi ha deciso di trasferire l’ubicazione del depuratore da Monterosa, località che non arreca alcun pregiudizio all’ambiente ed ai cittadini, a Canneto Dentro con un progetto per il quale i vari Enti preposti ai vincoli hanno esposto il loro parere mediante l’utilizzo di un CD carente di diversi elaborati, secondo quanto ci è stato riferito. Progetto che dalla mozione trasmessa al Consiglio Comunale dal Presidente Pino Longo  si evince che non solo deturpa il paesaggio, ma viola la normativa urbanistica, ambientale (Valutazione di incidenza per i siti SIC e ZPS)  e soprattutto quella sanitaria (distanza dalle abitazioni).  Sorprende come nonostante ciò i Tecnici comunali, il Sanitario, la Soprintendenza BB.CC.AA. ed il rappresentante della Regione abbiano dato il loro parere favorevole in fase di Conferenza dei Servizi. Che un Commissario ministeriale abbia il compito di agire con decisione per snellire le varie procedure burocratiche è sicuramente condivisibile. Ma che abbia il potere di agire senza rispettare le leggi dello Stato e  senza tutelare l’ambiente e gli interessi degli abitanti che con 350 firme hanno manifestato il loro dissenso sulla localizzazione dell’impianto, nutro molti dubbi. La motivazione che ha condizionato lo spostamento dell’impianto sembra essere stata l’incidenza economica per la realizzazione della strada a mare. Ma se consideriamo che l’infrastruttura consentirebbe l’accesso ad altri impianti quali il dissalatore e la centrale elettrica, che comunque dovranno essere allocati in quell’area, la spesa diventa  senz’altro compatibile. In atto soltanto il  costo del dissalatore è di circa 9.000 milioni di euro, che lieviterà notevolmente con tutte le opere annesse. Soltanto al Responsabile RUP dovrebbero andare ben 600.000 Euro. Naturalmente ci saranno anche gli assistenti RUP dei quali presto conosceremo i nomi.  Quindi  un impegno economico che andrebbe speso senza alcuna forzatura, considerati i rischi di preoccupanti infiltrazioni di varia natura sui quali il Dott. Pelaggi deve ben vigilare senza paventare sanzioni e danni di natura economica per il Comune se non viene realizzato l’impianto nel luogo dove nessuno lo vuole. Egregio Signor Ministro, credo che non cittadini residenti abbiamo il diritto di conoscere le reali ragioni dello spostamento d’ubicazione dell’impianto. I motivi per i quali i terreni di Monterosa non si devono toccare. I motivi per i quali il Dott. Pelaggi, anche se Commissario Delegato, può operare in violazione delle citate normative.

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