Riceviamo da Christian Del Bono (Federalberghi) e pubblichiamo:
La mancata partecipazione alla BIT di Milano del 2011 era già stata preparata e annunciata, più o meno ufficialmente e platealmente, da tempo e a più riprese.
La valenza e l’importanza che le fiere di settore rivestono nel promotion mix di una destinazione turistica sono tra gli elementi studio che appassionano gli esperti di marketing del turismo. Siamo certi che la decisione di non partecipare alla BIT sia il frutto di un’attenta quanto asettica analisi degli effetti diretti, indiretti e indotti che tale partecipazione abbia comportato negli anni e che, soprattutto, avrebbe comportato quest’anno in termini di ricadute commerciali e di immagine per il territorio siciliano.
Eravamo tutti consapevoli del fatto che alcune partecipazioni alla BIT, con stand talvolta sovradimensionati o, meglio, non pienamente sfruttati e dove le passerelle politiche toglievano spazio e luce al confronto tra gli operatori e alla presentazione dei prodotti turistici, toglievano valore ed efficacia al messaggio promozionale.
Ci rendevamo tutti conto che, in effetti, qualcosa non stava funzionando per il meglio se è vero che, nonostante la Regione spendesse importanti somme per acquistare spazi ragguardevoli per il proprio stand, gli operatori turistici siciliani continuavano di fatto a spenderne altrettante per acquistarne di propri.
Mancava e manca quella capacità di partnership pubblico-privata in grado di ottimizzare la partecipazione alle fiere in generale e non solo alla BIT. Forse, infatti, sulla questione BIT sarebbe stato auspicabile un confronto preliminare e diretto proprio con gli operatori del settore che da decenni frequentano attivamente la BIT e le altre fiere internazionali. Questo avrebbe probabilmente portato a una proposta di razionalizzazione della partecipazione e a una serie di soluzioni su come partecipare alla BIT a costi sostenibili.
D’altro canto, ci rendiamo perfettamente conto che non deve essere semplice per il Governo siciliano programmare la promozione turistica con tre assessori che si avvicendano in un anno e mezzo e l’incredibile girandola di dirigenti che nell’ultimo periodo ha interessato un po tutti gli assessorati regionali.
Certo, da chi è cresciuto con la BIT di Milano, partecipandovi come Associazione Albergatori (Federalberghi delle Isole Eolie) sin dalle prime edizioni, la totale “diserzione” della Sicilia dalla BIT rischia di essere vissuta con un certo senso di abbandono. Ma ci rendiamo conto che potrebbe trattarsi di una visione romantica e miope, non più al passo coi tempi. Abbiamo, infatti, il dovere di guardare avanti e credere nella programmazione e nell’attuazione di forme innovative di promozione, come quelle che vedono nell’organizzazione di eventi presso la destinazione turistica, il futuro di alcune forme di destination marketing.
Che ben venga quindi il “Meeting Euromediterraneo del Turismo” organizzato per maggio 2011. Certo, bisognerà convincere buona parte degli operatori turistici italiani e stranieri interessati al prodotto Sicilia a spostarsi a Palermo in maggio e, soprattutto, sostenerne le spese. Bisognerà inoltre far fronte a tutti i costi di organizzazione, alcuni dei quali non preventivabili, la cui cifra potrebbe abbondantemente superare quella di partecipazione alla BIT ma si tratta pur sempre di un evento organizzato nella nostra terra!
Attendiamo, pertanto, istruzioni dall’Assessorato, innanzitutto sulla data dell’evento e poi su tutti gli altri aspetti organizzativi. La formula espositiva, ad esempio, che immaginiamo rappresenterà le varie realtà turistiche del nostro territorio, seguirà l’ottica sancita attraverso i distretti turistici? Quali saranno le modalità di confronto tra buyer e seller che si intendono adottare al fine di ottimizzare l’evento per gli operatori?
Christian Del Bono
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