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domenica 23 novembre 2014
Non scaricò materiale pedopornografico, assolto agente della Siremar
Rischiava una condanna dai sei ai dodici anni di reclusione ma non ci sono prove che la cartella contenente foto e video pedornografici fosse stata creata e scaricata da lui, né tantomeno che l’avesse condivisa in rete con altri utenti. I giudici della seconda sezione penale presieduta da Luisa Turco hanno assolto il linosano Gaetano Cavallaro, agente della Siremar denunciato quattro anni fa nell’ambito di una vasta indagine della polizia postale. L’inchiesta, che coinvolse decine di persone, scaturì da una denuncia del sacerdote don Fortunato Di Noto, fondatore dell’associazione Meter che si occupa della tutela dei bambini. Le varie Procure interessate disposero accertamenti e sequestri su alcuni utenti che risultava avessero scaricato e divulgato materiale pedopornografico. Nel pc dell’agenzia in effetti furono trovati diversi file contenenti foto e video di scene di sesso con protagonisti minori. Cavallaro, difeso dall’avvocato Nicola Grillo, si è sempre difeso dicendo di non sapere nulla di come quelle foto fossero finite là. Al termine del dibattimento, protrattosi per tredici udienze, lo stesso pm Andrea Maggioni aveva chiesto l’assoluzione sottolineando che le indagini e il processo non avessero provato mai chi fosse l’effettivo utilizzatore del pc in uso a tante persone.
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