Cerca nel blog

venerdì 8 maggio 2015

COMUNICATO STAMPA PDR. USTICA LINES. VICENDA PARADOSSALE DOPO BUONA FINANZIARIA CHE HA ALLONTANATO LO SPETTRO DEL FALLIMENTO DELLA SICILIA. PRESIDENTE CROCETTA ANCORA UNA VOLTA TIRATO PER LA GIACCHETTA DA “FATTI INSPIEGABILI”.

COMUNICATO STAMPA PDR DEL 08.05.2015
USTICA LINES; UNA VICENDA PARADOSSALE DOPO LA BUONA FINANZIARIA CHE HA ALLONTANATO LO SPETTRO DEL FALLIMENTO DELLA SICILIA; IL PRESIDENTE CROCETTA ANCORA UNA VOLTA E’ TIRATO PER LA GIACCHETTA DA “FATTI INSPIEGABILI”, CHE MINANO LA CREDIBILITA’ DELL’AZIONE DI GOVERNO. IL CAPOGRUPPO ALL’ARS DEL PDR, ON. BEPPE PICCIOLO: “SI DIA SUBITO UNA RISPOSTA CHIARA ALLA SOCIETA’ DI NAVIGAZIONE CHE VANTA UN CORPOSO CREDITO CON LA REGIONE E CONTESTUALMENTE SI INDIVIDUINO I RESPONSABILI DI QUESTA ENNESIMA PENOSA FIGURA, CHE VANIFICA QUANTO DI BUONO FATTO PER RIDARE CREDIBILITA’ ALLA NOSTRA TERRA; SI TAGLINO I RAMI SECCHI ANCHE ALL’INTERNO DELLA COMPAGINE GOVERNATIVA PERCHE’ NOI DEL PDR - HA CONCLUSO PICCIOLO - NON CI STIAMO A SCARICARE LE COLPE SUL GOVERNATORE CHE, ASSEGNANDO LE DELEGHE ASSESSORIALI, IMMAGINAVA DI VEDERE MESSA IN PRATICA UN’IDEA DI SICILIA BEN DIVERSA DA QUELLA CHE GIORNALMENTE CI VIENE PROPOSTA”. COME UN CAVALLO DI TROIA, CHI REMA CONTRO QUESTO GOVERNO CHE TENTA DI FAR RIPARTIRE LA SICILIA?

PALERMO – “I conti non tornano – ha precisato il capogruppo all’Ars on. Beppe Picciolo – perché è sotto gli occhi di tutti che a qualcuno, all’interno della compagine di Governo, non va bene che la Sicilia possa tornare a correre con le proprie gambe. Prima la figuraccia all’Expo di Milano adesso l’offesa grandissima al buon senso ed alla dignità di oltre 400 lavoratori e ad un gruppo imprenditoriale che vede, da oltre un anno, eluse le proprie spettanze ovvero la firma di un contratto per una gara regolarmente vinta ed il cui servizio è stato pienamente svolto nonostante la Regione non abbia fatto la propria parte, regolando contrattualmente il servizio stesso. Fare impresa in Sicilia diventa allora una vera odissea e, kafkianamente, al momento di arrivare ad un soluzione per regolare gli oneri pregressi di un servizio già svolto (con una decurtazione di un’ulteriore 15% rispetto al costo del servizio della gara regolarmente vinta) si continua a perdere tempo per imprecisati e forse pretestuosi motivi. Questi “annacamenti” devono finire - ha sottolineato Picciolo – perché la Sicilia non è questa ed a vanificare quanto di buono si fa ogni giorno basta il semplice “non fare” di coloro che, all’interno della stessa compagine di Governo o della burocrazia regionale, credono si possa sempre servire “Dio e Mammona” e non hanno capito che è arrivato il momento di voltare pagina, pensando “sinceramente” ad un bene comune, rinunciando alle posizioni acquisite: chi non può o non è in grado di farlo si faccia da parte perché diversamente saranno i cittadini a dare loro il ben servito, e non ci saranno sconti per nessuno”.
On. Beppe Picciolo

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.