I sindacalisti del Cobas/Codir a cui aderisce la maggior parte dei dipendenti regionali, contestano la finanziaria di Baccei e Crocetta. Ritengono, infatti, che durante le operazioni di voto per l’approvazione dei singoli articoli siano state compiute irregolarità che avrebbero portato all’assunzione di provvedimenti illegittimi. Pertanto, intendono sottoporre al vaglio della magistratura ordinaria, oltre che a quella contabile, l’iter di approvazione anche del collegato bilancio preventivo. In particolare il ricorso prenderebbe le mosse dalla fotografia scattata e diffusa dai deputati del Movimento Cinquestelle nella notte tra giovedì e venerdì in cui si vede la deputata Luisa Lantieri mentre vota, oltre che per se stessa anche per il collega di banco assente dall’aula. Per cui si sta predisponendo un’articolata denuncia “al fine di accertare – si sottolinea in una nota – la sussistenza di eventuali illegittimità di natura civile e penale circa lo svolgimento delle votazioni all’Ars”.
Non è questa la prima volta che su votazioni effettuate a Sala d’Ercole si sollecita l’intervento della magistratura ordinaria. I più anziani ricordano, addirittura, un paio di casi di sequestri di persona per impedire a qualche deputato, il cui voto era determinante per mantenere in piedi o far cadere un governo, a cui sarebbe stato impedito di recarsi in aula per votare. Nel mirino, quando ancora non era stato istituito il voto elettronico, anche qualche franco tiratore di cui era stata intercettata la scheda “segnata”, in modo da farla riconoscere a chi gli aveva chiesto di votare in difformità rispetto alle decisioni del suo gruppo. Solo che ora la tecnologia consente di verificare talune accuse. E considerato che la votazione di questa Finanziaria è stata convalidata per la presenza in aula del numero minimo consentito di deputati, il ricorso dei sindacalisti potrebbe non rivelarsi peregrino.
E a proposito di Finanziaria, c’è da registrare la protesta del deputato di Forza Italia Vincenzo Figuccia che da ieri è in sciopero della fame, ritenendola ingiusta, senza anima e senza opportunità per la crescita: «Registro uno stato di irresponsabilità non più accettabile da parte del governo Crocetta - aggiunge Figuccia -, un abbandono sistematico dei lavoratori di comparti come la formazione professionale, forestali, lavoratori di Emergenza Palermo (ex Pip), cui si riconosce solo una semplice dote lavoro, operatori dell’antincendio boschivo, precari degli enti locali, dipendenti regionali cui si negano i diritti acquisiti, operatori del settore rifiuti e dell’acqua, lavoratori Coinres, operatori dei Consorzi di bonifica, Esa e istituti sperimentali posti sotto la vigilanza dell’assessorato regionale all’agricoltura, operatori della sanità, pmi, commercio, artigianato, pesca, e di settori strategici quali agricoltura, turismo, servizi. Nessuna prospettiva da parte delle istituzioni, solo fallimenti l’uno dietro l’altro»
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