Prosegue il braccio di ferro tra la Ustica Lines e la Regione per il contenzioso che li divide, approfondito in un recente incontro in Prefettura nel quale sembrava si fosse raggiunta un’intesa col pagamento dell’85% del dovuto alla società di navigazione che in Sicilia collega fra l’altro Egadi ed Eolie con Trapani e Milazzo.
Secondo il sindacato Federmar la società ha avviato la procedura di licenziamento (ai sensi dell’art. 24 delle legge 223 del ‘91) per gli oltre 400 dipendenti. «All’inizio della stagione turistica - dice Federmar - non ci si può permettere la sospensione del servizio neanche per un’ora. Negli incontri avuti con l’assessore regionale ai Trasporti Giovanni Pizzo, alla presenza del consulente Nadia Luciano, sembrava fossero stati raggiunti importanti risultati (un congruo anticipo sulle spettanze dovute alla società, apertura a un confronto sui calcoli del costo del servizio). Ma ogni sforzo è stato reso inutile dall’immobilità della Regione». Diversa la valutazione dell’assessore Pizzo che comunque domani incontrerà i sindacati e poi la società: «C’è la volontà di assecondare le richieste ma a fronte di giustificativi di congruità che non sono stati ancora prodotti. Pur in pendenza di un’inchiesta della Procura di Palermo, la Regione ha già versato un acconto di 15 milioni e interverrà ulteriormente se perverrà la documentazione richiesta. In ogni caso saranno attivate le Prefetture perché il servizio sia garantito tramite precettazione del personale».
In ballo c’è la stessa validità della gara d’appalto. Circa un mese fa la Ustica lines annunciò l’intenzione di sospendere i collegamenti (poi non attuata) a partire dal 13 aprile perché la Regione non aveva provveduto a pagare la somma dovuta. La questione, irrisolta, si ripropone.
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