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mercoledì 26 agosto 2015

Il tragico incidente di Lipari. Sulla Gazzetta del sud gli articoli del nostro direttore

Tragico incidente in via Falcone e Borsellino: su uno scooter 50 contro un palo dell’illuminazione
Schianto all’alba, barcellonese perde la vita a Lipari
Gaetano Giambò, 21 anni, residente a Vulcano, aveva trascorso la notte con gli amici: non indossava il casco


Salvatore Sarpi
Lipari

Alba tragica a Lipari dove sulla via Falcone-Borsellino (Balestrieri), ieri intorno alle 6.30, per un incidente autonomo, ha perso la vita Gaetano Giambò, 21 anni, originario di Barcellona e residente nell’isola di Vulcano. Il giovane è andato a schiantarsi contro un palo della pubblica illuminazione, limitrofo alla sede stradale. Alla base dell’incidente mortale vi potrebbe essere l’eccessiva velocità con la quale Giambò avrebbe affrontato, a bordo di uno scooter 50, quel tratto di strada, già teatro di altri incidenti. Questa, ovviamente, è solo l’ipotesi più accreditata. Per conoscere l’esatta dinamica di quanto accaduto, ed eventuali concause, bisognerà attendere sia il risultato dei rilievi tecnici effettuati dai carabinieri di Lipari che l’esito dell’autopsia che sarà effettuata sul corpo del giovane all’Isituto di Medicina legale di Messina dove è stato trasferito su disposizione del sostituto procuratore di Barcellona, Luca Melis.
Giambò, diplomato al Nautico “Caio Duilio” di Messina, insieme ad un gruppo di amici, giunti da Milazzo e dalla città del Longano, aveva raggiunto il giorno prima Lipari per assistere al concerto dei “Tiromancino” e ai giochi d’artificio che chiudevano i festeggiamenti del patrono San Bartolomeo. Subito dopo con gli amici si è trasferito a Canneto in una discoteca. Sceso il sipario sulla serata, il gruppo, che aveva programmato di far ritorno ieri mattina alle rispettive destinazioni, si è mosso verso Lipari Centro: Gaetano a bordo del suo scooter, che aveva traghettato da Vulcano, il resto su uno dei tanti minibus che fanno la spola tra Canneto e il centro dell’isola. Ci si doveva ritrovare – come hanno testimoniato gli amici – al porto di Sottomonastero, per poi imbarcarsi. Da questo momento in poi si possono avanzare solo ipotesi perché, da quanto è dato sapere, nessun automobilista o scooterista è stato testimone diretto del tragico impatto. Appare quasi certo, comunque, che Giambò abbia perso il controllo del mezzo che è andato a finire contro la parte iniziale di un muretto che delimita la strada. Sbalzato dallo scooter, ha impattato contro il palo, ricadendo poi, ad un paio di metri di distanza, sulla sede stradale. L’entità delle lacerazioni/ferite riportate al capo è tale da fare pensare che possa essere deceduto sul colpo. Da quanto apprendiamo non indossava il casco.
Non appena ci si è resi conti dell’accaduto, ed è stata avanzata la richiesta di soccorso, sul posto sono giunti l’ambulanza del 118, i carabinieri, la polizia municipale e i vigili del fuoco. Raccapricciante la scena che si è presentata ai loro occhi. Al dottor Caruso, medico di turno sull’ambulanza, non è rimasto altro che constatare il decesso del giovane. Mentre la polizia municipale ha chiuso l’arteria, dirottando il traffico su Marina Lunga, i carabinieri hanno effettuato i rilievi di rito, acquisendo le prime notizie dagli amici che, nel frattempo, erano giunti con il minibus in prossimità dell’area dell’incidente. Ovvio lo sgomento e la disperazione tra questi. Ultimati i rilievi, il corpo del povero Gaetano è stato trasferito, in via provvisoria, all’obitorio del cimitero di Lipari. Qui sono giunti i genitori per lo straziante rito del riconoscimento. Non appena è arrivata la disposizione del magistrato di turno il corpo è stato imbarcato, con un mezzo delle onoranze funebri, su un traghetto di linea per essere trasferito, come anticipato, a Messina per l’esame autoptico. Sgomento e incredulità a Vulcano dove il giovane risiedeva con la sua famiglia dal 1997.


ASPIRANTE UFFICIALE DI COPERTA AVEVA STUDIATO A MESSINA

Gaetano Giambò, il ventunenne che ha perso la vita ieri a Lipari, era il secondo dei tre figli dei coniugi Giambò. Originario di Barcellona, come i suoi cari, aveva la residenza nell’isola di Vulcano, dove si era fatto tanti amici che lo stimavano ed apprezzavano. Amici, che ora, attoniti ed affranti dall'immane disgrazia, lo piangono. Una testimonianza su tutte, quella di Maria Grazia Lo Piccolo: «Quanti pomeriggi abbiamo passato a ridere e scherzare al chiosco. Il giorno prima dell’incidente quella confidenza e quell’abbraccio che mi resterà nel cuore “Gaetano, che aveva compiuto 21 anni il 18 di agosto - così come si legge nella sua pagina di facebook - aveva frequentato l’Istituto nautico "Caio Duilio" a Messina, era fidanzato ufficialmente e aveva come obiettivo quello di diventare ufficiale di coperta. Nel suo profilo “fb” amava pubblicare, oltre alle foto di vari momenti della sua vita, anche frasi celebri ed aforismi. Tra queste ci ha colpito una frase di Marco Valerio Marziale, che Gaetano aveva pubblicato il giorno prima del suo compleanno. «Il destino non esiste. Il destino è quella scelta che abbiamo avuto le palle di fare. Il destino è picchiare la testa finchè non te la spacchi. Il destino è quella paura che abbiamo vinto. Il destino non esiste e sai perché? Perché esistono solo scelte da fare: insistere o mollare». Purtroppo il suo destino crudele si è concretizzato a Lipari, all’indomani di un giorno che era stato di festa e di divertimento. (s.s.)

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