Caro Direttore,
Desidero segnalarti questo interessante articolo nel quale si anticipa l'arrivo di un decreto della Regione, Assessorato ai Beni Culturali, sulle sponsorizzazioni ed altro. Ritengo che qualche novità tra quelle citate nell'articolo di Tullio Filippone possa riguardare le nostre isole.
Saverio Merlino
Articolo di Tullio Filippone
L'annuncio dell'assessore Purpura: detrazioni fino al 65 per cento per chi finanzierà le iniziative culturali. Apertura alle associazioni culturali nella gestione dei siti, che potranno usufruire di finanziamenti europei.
Una robusta promozione turistica per sostenere i beni culturali”. C’era anche Romano Prodi nella sala gialla del Palazzo dei Normanni alla giornata conclusiva del 39esimo convegno di Economia e Politica dal titolo “Le nuove imprese per una nuova industria della cultura e dei beni culturali”. “In Sicilia c’è molto da fare, è uno dei posti più belli del mondo, i dati sono sul turismo sono ottimi, ma rimangono inferiori rispetto alle potenzialità che ci sono”, ha spiegato l’ex Presidente del Consiglio e della Commissione Europea, che nella conclusione ha evidenziato, “da economista”, il problema legato al finanziamento dei beni culturali. “In Italia –ha proseguito- manca la tradizione del mecenatismo del resto d’Europa o degli Stati Uniti, ma voi pensate che la cultura in Sicilia possa essere sostenuta dai mecenati siciliani?”, si è domandato nell’intervento finale di chiusura della tavola rotonda “Beni Culturali: Un motore per lo sviluppo economico”.
Durante il convegno, promosso dall’assessorato dei Beni Culturali della Regione, ospiti nazionali e internazionali provenienti dal mondo accademico, industriale e istituzionale hanno discusso a trecentosessanta gradi sul rapporto tra beni culturali e l’economia e sull’importanza strategica del ruolo dell’industria e dell’imprese, volano imprescindibile per il rilancio economico e sociale del territorio. Tre i temi sui quali si sono confrontati i relatori durante le sessioni parallele: turismo culturale, industria dei musei, cultural heritage, spettacolo dal vivo, dove la parola chiave è stata sinergia e soprattutto la creazione di distretti culturali.
A questo proposito l’assessore ai Beni Culturali Antonio Purpura ha annunciato la nascita di nove poli museali: “Ho firmato un provvedimento che istituisce la creazione di nove poli museali provinciali, che consentiranno una organizzazione del lavoro più flessibile nei musei”. Una riorganizzazione che riguarderebbe i circa 1800 dipendenti dell’assessorato, per ovviare alle difficoltà di spostare risorse da un museo all’altro e utilizzarle al meglio. “Con questo provvedimento i musei faranno parte di un unico polo e il personale farà capo al polo, all’interno del quale si potranno spostare le risorse umane come se si trattasse di un’unica struttura”. "Stiamo lavorando a una norma sul sistema delle sponsorizzazioni - ha aggiunto Purpura - che il decreto Franceschini contempla alla voce art bonus. Si tratta di interventi che danno ai privati la possibilità di sponsorizzare interventi di tutela e conservazione dei beni culturali consentendo un recupero fiscale del 65%. Si tratta di un incentivo notevole anche se le procedure delle norme nazionali sono complesse e rendono il sistema poco gradito alle imprese, malgrado abbiamo un ritorno fiscale e di immagine come la possibilità di promuovere il proprio marchio".
"Il decreto al quale sto lavorando - ha sottolineato - prevede di regolamentare la sponsorizzazione rendendo più agevole il meccanismo di accesso per interventi di taglio più basso e cioè al di sotto dei 40 mila euro". Poi Purpura ha sottolineato che l'assessorato sta definendo "un altro decreto, che riguarda l'apertura alle associazioni culturali nelle attività di fruizione dei siti". "In sostanza- ha detto - le associazioni potranno interagire nella gestione dei siti per iniziative ed eventi legati alla fruizione dei siti stessi. Queste attività potranno avvalersi dei sostegni finanziari previsti dall'asse 2 del Pon che individua incentivi per le imprese sociali che operano nel settore della fruizione dei beni culturali".
Presenti anche il sottosegretario ai Beni Culturali Francesca Barracciu, il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, che ha sottolineato come il modello di riferimento per la gestione dei beni culturali possa essere “una gestione più privatistica” e il presidente della Regione Rosario Crocetta. “La bellezza e la cultura non sono soltanto un valore estetico o etico, ma qualcosa che si può trasformare in economia”, ha dichiarato quest’ultimo. E la ricetta del presidente per coniugare sviluppo e fruizione dei beni culturali in Sicilia utilizzando le risorse della programmazione europea 2014 -2020 è quella di partire dalle peculiarità dell'isola. “Quest'anno abbiamo avuto un incremento del 25% del turismo e per questo dobbiamo cominciare a valorizzare il sistema
che abbiamo cercato di incentivare con la legge sull'albergo diffuso”. “È inutile inseguire modelli di sviluppo economico che sono stati fallimentari nel passato - ha aggiunto - Le vocazioni della Sicilia sono la sua grande bellezza, il suo patrimonio artistico, la sua cultura, il turismo, agricoltura, pesca, la valorizzazione dell’ecosistema e del sistema di imprese ecosostenibili. E poi c’è il tema dell'innovazione e delle infrastrutture
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