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sabato 3 ottobre 2015

Il commiato di monsignor La Piana in Cattedrale «Mi devo fermare. Vi chiedo perdono»

Uno, due, ripetuti applausi. E lacrime di commozione. Ancora smarrita, per essersi ritrovata così all’improvviso “orfana” del suo pastore, la comunità dei fedeli si è stretta giovedì attorno a Mons. Calogero La Piana.
In tanti hanno preso parte alla messa di commiato, in Cattedrale. Una liturgia sobria ma che ha emozionato tutti i presenti. «Mi trovo ancora una volta – ha detto l’arcivescovo emerito – a disobbedire ai miei propositi, ovvero lasciare la città nel silenzio, e obbedire invece all’affetto che mi ha obbligato a essere qui stasera. Come diceva Don Bosco, mi era rimasto solo questo povero cuore e voi me lo avete rubato». Nel corso dell’omelia, mons. La Piana ha ripercorso i quasi nove anni trascorsi alla guida della Chiesa messinese: «Con voi ho condiviso gioie e dolori, eventi felici e drammatici». L’arcivescovo ha ricordato quindi la drammatica alluvione (proprio ieri l’anniversario) del 2009: «Quanta sofferenza, dolore, fatica e coraggio nell’accompagnare questi fratelli. Desidero affidare con voi al Signore le vittime di questo tragico evento. Quando si cammina, si cresce – ha aggiunto, riprendendo il tema, quello del cammino appunto, al centro della lettera per l’anno pastorale 2015-2016 – e io sono cresciuto insieme a voi, tra dolore e gioie, fatiche e speranze, desideri, progetti, a volte delusioni e sconfitte. Dopo questa esperienza di 9 anni, mi sento molto più maturo, come cristiano, sacerdote, vescovo. Quando si cammina, tuttavia, ci si stanca e a volte bisogna fermarsi». Un lungo applauso, l’ennesimo, ha interrotto a questo punto le parole di La Piana, che ha proseguito con la voce rotta dall’emozione: «Le forze fisiche non mi permettono di proseguire. Mi sono dovuto fermare. Vi chiedo perdono. Ma sono sereno e chi ha condiviso con me questi giorni lo sa. Esprimo tutta la mia fierezza di essere stato chiamato dal Signore a guidare questa Chiesa». L’arcivescovo ha quindi concluso il suo intervento con un messaggio rivolto a tutta la comunità dei fedeli: «Considerate questa esortazione come la mia eredità: fidatevi sempre di Dio e dei pastori che sceglie per guidarvi nella sua via». Oltre a tanti cittadini, alla liturgia hanno preso parte anche rappresentanti istituzionali e tutta l’Arcidiocesi di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela (il clero, religiosi, parrocchie, movimenti e associazioni) che ha espresso il proprio affetto e la propria gratitudine all’arcivescovo emerito attraverso le parole del vicario generale, mons. Gaetano Tripodo: «Grazie – ha detto rivolgendosi a La Piana – per averci spronato a incentrare la nostra vita sulla parola di Dio. Anche se sentiamo la sofferenza per il distacco rimaniamo sereni. Preghi sempre per questa Chiesa di Messina».

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