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martedì 3 novembre 2015

Gianluca Corrado : un liparese tra gli otto del Movimento 5 stelle in corsa per la candidatura a sindaco di Milano

C’è anche il 36 enne avvocato liparese, Gianluca Corrado, ormai milanese d’azione, in corsa tra gli otto del M5S che alle primarie si contenderanno la candidatura a sindaco di Milano. 
Le primarie avranno luogo l’8 novembre 2015 presso l’auditorium di via Valvassari Peroni. 
L'avvocato Corrado, che viene dato come favorito, è sposato ed è papà di una bimba di due anni.
A lui vanno gli auguri ed un grande in bocca al lupo da Eolienews
Ieri sera c'è stata la presentazione degli 8 "papabili". 
Ecco a tal proposito l'articolo pubblicato oggi su corriere.it

UN CANDIDATO PER MILANO, OTTO IN CORSA
Il legale, la disoccupata, il designer all’X Factor dei Cinque Stelle
E c’è chi chiede: siete vegetariani?
La presentazione a Milano degli 8 candidati del Movimento Cinque Stelle a sindaco del capoluogo lombardo in vista delle Comunali del 2016. Nel movimento danno in pole position l’avvocato Gianluca Corrado


Cinque minuti a testa per l’autopresentazione prima della «graticola», la pratica che nel gergo del movimento indica la raffica di domande con cui gli attivisti testano la consistenza del potenziale candidato sindaco. L’«X Factor» a Cinque stelle va in scena in una grigissima aula di un Consiglio di zona davanti a trecento simpatizzanti, tra cui, unico volto noto, il giornalista scrittore Massimo Fini, spinto però - assicura lui - solo dalla curiosità. È l’appuntamento che precede l’election day, le primarie grilline che per una volta non saranno online ma si celebreranno attraverso un’urna ed elettori in carne ed ossa: domenica prossima gli iscritti milanesi, duemila sì e no, sceglieranno il loro sindaco di Milano tra gli otto protagonisti della graticola. Un candidato per zona perché «la selezione vera è stata fatta dal territorio». Tutti nomi sconosciuti, militanti o eletti nelle varie circoscrizioni cittadine. A Milano per un certo periodo si era favoleggiato di un corteggiamento nei confronti del rettore della Statale Gianluca Vago, prontamente smentito dall’interessato e dagli stessi grillini. Il candidato sarà come sempre un cittadino comune, un portavoce, come dicono loro, delle battaglie del movimento. Il più ricco dichiara un reddito di 55mila euro.
Al pubblico è consentito un massimo di cinque domande a candidato. «Sei vegetariano?», chiedono per esempio a uno. Risposta: «No, ma consumo poca carne e cerco di mangiare solo animali vissuti liberamente». Lontanissimi dalla politica di professione e orgogliosi di esserlo, tanto che sul palco la sfilata degli aspiranti sindaco prende a un certo punto a somigliare più alla vecchia Corrida di Corrado che a un talent moderno. Un Corrado però qua c’è davvero, di nome fa Gianluca ed è il superfavorito della gara. Anche le «comunarie» milanesi hanno infatti il loro candidato «forte»: si tratta dell’avvocato che sta dietro ai comitati che in città stanno dando battaglia praticamente su ogni scelta urbanistica di Pisapia. I bookmaker interni indicano anche il nome del possibile outsider in Livio Lo Verso, di professione quadro della pubblica amministrazione e protagonista della vittoria per l’introduzione del referendum deliberativo in Comune. Tra gli altri «finalisti» ci sono una disoccupata, un pensionato, un architetto, un informatico, un designer, un consulente informatico.
La novità è soprattutto nel metodo scelto. Domenica prossima gli attivisti si troveranno una scheda sulla quale dovranno esprimere la classifica di gradimento dei candidati in lista. La decisione di non far ricorso al voto online è stata, assicurano i «portavoce» milanesi, (anche) di natura tecnica: non è possibile la preferenza digitale perché il metodo di votazione (il «Condorcet») non è supportato dalla piattaforma digitale. Come tutte le svolte che si rispettino, la novità ha lasciato sul campo anche un certo numero di delusi. Che poi, ben prima della presentazione ufficiale, circolasse il nome del favorito aiuta a rafforzare l’idea che si tratti di una consultazione dall’esito in un qualche modo «atteso». La più applaudita degli otto «finalisti» è non a caso Patrizia Bedori quando prova a far piazza pulita delle voci di primarie «pilotate»: «Ho letto che ci sarebbero preferenze da parte di Casaleggio o chi altro. Ma non esiste nessuno che ci possa dire chi o cosa votare».
A Milano i Cinque Stelle saranno in ogni caso la prima forza politica a presentare il proprio candidato sindaco, in larghissimo anticipo rispetto ai due schieramenti principali. Il centrosinistra ha in calendario le sue primarie per il sette di febbraio (sempre che si facciano), sull’altro fronte si rincorrono nomi (Del Debbio, Sangalli, Scaroni) che puntualmente rispondono con un cortese ma fermo «no, grazie». Il sondaggio pubblicato dieci giorni fa dal Corriere attribuisce, anche a Milano, un buon risultato per il movimento di Grillo: 23 per cento. «I cittadini riconoscono la coerenza dei nostri eletti e la determinazione nel voler colpire la corruzione», assicura Mattia Calise, l’unico eletto cinque anni fa tra i banchi di Palazzo Marino. Non si ricandiderà, Calise. «Lascio spazio agli altri, devo laurearmi». Finisce col coro della sala: «Onestà, onestà».

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